L’alluvione del 21 novembre ha messo in ginocchio la nostra città già fortemente colpita dal punto di vista economico e non solo, da una profonda crisi e da questo maledetto virus che sta condizionando la vita e la libertà di tutti.
La mia famiglia abita in via Del Timo, in località Passovecchio, duramente colpita dal nubifragio.
Premetto che nel corso degli anni non abbiamo mai avuto alcun tipo di problema, neanche in occasione dell’alluvione del 1996, ma in questa circostanza l’acqua ed il fango sono entrati violentemente nei magazzini fino a raggiungere il primo piano ed invadendo completamente il piazzale adiacente la casa. L’acqua è arrivava con furia dal canale che costeggia la strada statale 106, ormai pieno da non riuscire più a contenerla.
Chiedo, in preda al panico, l’intervento dei Vigili del Fuoco, i quali nelle varie telefonate che si sono succedute mi hanno rincuorato (io e mia sorella viviamo con mia mamma anziana) ed appena possibile, dando giustamente priorità alle situazioni più gravi, sono intervenuti e per ben due giorni hanno lavorato per togliere tutta l’acqua che ha invaso 400 mq di magazzini pieni di pneumatici, perché io ho una attività di vendita ed assistenza pneumatici, e di mobili antichi (quadri, cornici e materiale importante) perché mia sorella era una restauratrice di mobili antichi, oltre a tutto quello che una famiglia può conservare nei propri depositi nel corso di una vita.
Ho interpellato subito i numeri che il Comune di Crotone ha messo a disposizione per l’intervento della Protezione civile e dei tanti volontari che si sono messi a disposizione di tutta la cittadinanza. Sono venuti almeno quattro volte a fare il sopralluogo tante squadre della Protezione civile con l’intenzione di darci una mano, perché obiettivamente dal materiale fotografico allegato a questo articolo è veramente impossibile che solo tre donne possano fare qualcosa, ma in realtà ancora oggi la situazione è rimasta tale e quale, con fango ovunque e tutto ciò che ne deriva.
Io non voglio assolutamente sollevare alcuna polemica, la situazione in città è veramente drammatica, siamo solidali nei confronti di chi ha completamente perso tutto, dall’abitazione alle tante attività commerciali, ed il nostro senso di responsabilità e civiltà ha permesso che prima venissero tutelati loro, ma adesso sentirsi abbandonati da tutto e da tutti lo ritengo veramente inaccettabile ed ingiusto.
Siamo stati vittime ed in modo altrettanto grave, ma credo che anche noi facciamo parte, ed anche in modo concreto e fattivo, di questa comunità e non è affatto giusto che si possa essere trascurati così. Ci sentiamo sole ed abbandonate.
Chiedo aiuto perché da sole credetemi non possiamo farcela.
Grazie.
Angela, Patrizia e Carla Alampi