È stata una giornata all’insegna delle coincidenze quella di oggi per il Governo Meloni, che domani arriverà a Cutro per il tanto atteso Consiglio dei Ministri. La prima casualità è rappresentata dal fatto che, d’un tratto, questa mattina, alla vigilia del Cdm, senza avvertire nemmeno il Comune di Crotone è stata ordinata la partenza immediata di tutte le salme presenti al Palamilone, destinazione Bologna, contro la volontà di molti dei parenti presenti. Un’altra casualità è il fatto che quella che sta per iniziare sarebbe dovuta essere l’ultima notte da ospiti per le famiglie delle vittime all’interno dell’albergo che li ospita, secondo alcune indiscrezioni. Ma la resistenza e l’opposizione delle famiglie ha portato alla situazione attuale, che di fatto ha costretto ad un passo indietro il Governo.
C’è un’altra casualità, di non poco conto. Dopo aver fatto le veci del Governo stesso nell’espletamento delle pratiche burocratiche, nell’anticipare le somme necessarie per i primi rimpatri o non per ultimo, dopo aver messo la faccia con i famigliari delle vittime, perché sembra che qualcuno si sia rifiutato, il Comune di Crotone, ed in particolar modo il sindaco Vincenzo Voce, non è stato invitato al Consiglio dei Ministri di domani. A differenza del presidente della Provincia e del sindaco di Cutro. La lettera inviata alla premier Meloni, forse, rappresenta la spiegazione a questa coincidenza. Se arrivasse un dietrofront anche in questo senso, ormai, nessuno si meraviglierebbe.