Gli studenti protestano davanti alla scuola, la Dirigente scolastica Donatella Calvo non usa mezzi termini e dichiara alla Gazzetta del Sud: “È una situazione inaccettabile, una vergogna non si può più procrastinare nemmeno per un giorno. Bisogna intervenire subito per l’incolumità dei ragazzi e del personale che nella nostra scuola lavora”.
La scuola è il Liceo linguistico e coreutico musicale “Gravina” di Crotone che è ubicato in una ex clinica privata tra i quartieri Vescovatello e San Francesco, a due passi dall’uscita sud della città.
La pioggia di ieri ha acuito ancora una volta una situazione “inaccettabile” come dice la Dirigente Calvo. Il tetto di un corridoio trasformato in una vera e propria fontana di acqua, pezzi di intonaco e calcinacci venuti già, secchi per raccogliere l’acqua e vigili del fuoco intervenuti per transennare e mettere in sicurezza quella zona della scuola che ora è inaccessibile.
Tutto documentato in un video girato dagli stessi studenti prima dell’arrivo dei vigili del fuoco.
E questa mattina gli studenti hanno deciso di protestare, di alzare la voce e farsi sentire. Un sit in di protesta davanti al Liceo, oggi che a Crotone splende il sole. E su questo devono sperare i circa 400 alunni del plesso linguistico e coreutico musicale.
Una situazione che per il Gravina si trascina ormai dagli anni Settanta, con classi sparpagliata a destra e a manca ospitate in diversi plessi e in palazzi dove ci sono anche civili abitazioni. La competenza sulla struttura del Liceo è della Provincia di Crotone che da quando è stata di fatto smembrata non riesce più a garantire nemmeno l’ordinario. La cosa migliore che si possa fare è realizzare una nuova struttura funzionale, antisismica e moderna nella quale ospitare tutto l’Istituto Gravina, riunendolo in una vera scuola.