Crotone,
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Il 16 l’anniversario dell’incidente ferroviario che costò la vita a 12 persone

Da allora la linea ferroviaria è rimasta la stessa, sono solo spariti i treni

Mercoledì 16 novembre 2016 alle ore 11.00 presso la stazione ferroviaria di Crotone, si svolgerà una cerimonia a ricordo del 27° anniversario dell’incidente ferroviario del 1989, organizzata dalle associazioni Italia Nostra, Gruppo Archeologico, Ferrovie in Calabria e dalla FiltCgil.
Nell’occasione, sarà inaugurata da alcuni familiari, la targa di marmo (apposta sulla parete esterna della stazione) dedicata alle 12 vittime del disastro e sarà evidenziata la difficile situazione del trasporto ferroviario specie nel versante orientale della Calabria, le varie criticità dell’antica linea jonica, la dismissione di stazioni, molte delle quali chiuse, il taglio di binari, fatti denunciati ormai da tempo da numerose associazioni di pendolari, movimenti civici e sindaci.
Nel corso della cerimonia, sarà comunicata un’iniziativa per il rilancio della linea ferroviaria jonica, indirizzata a tutti i cittadini ed alle istituzioni. Parteciperà alla cerimonia il sindaco della città e hanno aderito: Cgil Crotone, Dopolavoro ferroviario, Mddc, Legambiente Crotone.
Gli organizzatori invitano i cittadini, le istituzioni, le associazioni a partecipare alla manifestazione con lo slogan “la città di Crotone non ha dimenticato quella
tragedia!”

 

Mancavano pochi minuti alle 13,20.
Dalla stazione di Isola Capo Rizzuto il locale 12706, che da Catanzaro Lido era diretto a Taranto con quasi mezz’ora di ritardo, aveva appena avuto il segnale di via libera dalla centrale operativa. Alla stazione di Crotone era in partenza il diretto 8437, proveniente da Cariati per Catanzaro Lido, composto da due automotrici, che però avrebbe dovuto aspettare l’arrivo del 12706. Invece, ricevuti i moduli, il treno si mise in marcia senza ricevere il via dal capostazione. Anche gli scambi erano già stati selezionati in anticipo per agevolare l’uscita dalla stazione. Quelli che precedettero lo scontro furono istanti terribili e interminabili.
Il capostazione inutilmente tentò di contattare i macchinisti del convoglio in arrivo (ma i cellulari non erano ancora in dotazione); il manovratore rincorse il treno cercando vanamente di aprire il rubinetto per l’uscita dell’aria dall’impianto di frenatura; senza risultato pure il tentativo di inseguire il treno dalla strada con un’automobile. Al passaggio a livello, al km 237+322, a sud della stazione, da pochi mesi era attivo il sistema automatico di chiusura e quindi non c’era più la presenza del casellante. E proprio lì, dove c’è l’unica curva di questo tratto di linea che impediva una visuale a lunga distanza, avvenne il violento impatto. Solo il fulmineo intervento del capotreno dell’8437 (che resosi conto di quanto stava avvenendo, invece di tentare di salvarsi, fece appena in tempo a gridare ai viaggiatori di trasferirsi nella seconda vettura) rese meno pesante il bilancio dello scontro.
I morti furono Angelo Giuffré, Antonella Serventi, Antonio Sorrenti, Carmelina Pistoia, Delia Sozzi, Emma Gagliardi, Franca Cefalà, Loredana Gentile, Mirella Cavalli, Rita Angela Geracitano, Rosanna Perri, Salvatore Bruno. (tratto da Il Crotonese)