Due uomini originari di Cutro e altre tre persone sono stati destinatari di provvedimenti restrittivi, eseguiti dalla polizia di Reggio Emilia, poiché ritenuti appartenenti ad un’associazione a delinquere finalizzata a reati finanziari. L’operazione, che si chiama House of cards, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica reggiana ed è l’epilogo di un’inchiesta condotta nei confronti di un gruppo di persone che, secondo l’accusa, sarebbero state dedite all’emissione di false fatturazioni per operazioni commerciali inesistenti, per 1.883.777,33 euro, e finalizzate all’evasione delle imposte e alla conseguente illecita fruizione di crediti fiscali. Nel giro di fatture è coinvolto anche un commercialista che, consapevolmente secondo gli iqnuirenti, offriva la propria competenza professionale per garantire un’apparenza di legalità alla società. I due uomini, un 58enne e un 47enne originari di Cutro, risultano già indagati e destinatari di misure cautelari in carcere nell’ambito dell’operazione Aemilia condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna.
Crotone,
Tempo di lettura: 51s