Riceviamo e pubblichiamo
“È la giusta sentenza per un processo che non si doveva proprio celebrare.
Il procedimento a carico mio e di mio marito doveva chiudersi già nella fase delle indagini preliminari.
Fin dall’inizio di questa assurda vicenda, abbiamo cercato di gridare la nostra innocenza e di fare sentire la nostra voce, ma questo ci è stato impedito da chi deliberatamente non ha voluto, in nessun modo, ascoltare le nostre pur evidenti ragioni e da chi, invece di cercare di conoscere la verità, ha preferito correre dietro la sensazionalità della notizia di un sindaco antimafia che scende a patti con la ‘ndrangheta.
Il Tribunale di Crotone nella sua imparzialità, coraggio e determinazione ha dimostrato che, nonostante tutto, gli onesti cittadini hanno ancora da sperare e avere fiducia nelle nostre Istituzioni.
Ringrazio tutti coloro che in questo periodo tremendo della mia vita, mi sono stati vicino e non hanno mai dubitato della mia onestà”.
Carolina Girasole