Crotone,
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Droga a via Acquabona: un arresto, coinvolta una minorenne

Momenti di grande tensione durante e dopo una operazione dei carabinieri della Compagnia di Crotone che ha no passato al setaccio il quartiere rom di via Acquabona, nei pressi di numerosi istituti scolastici. Intorno alle ore 14.30 di venerdì scorso un nutrito gruppo di militari del Nucleo operativo e radiomobile e della locale Stazione ha cinturato il quartiere alla ricerca soprattutto di droga. In poco tempo diverse donne, alcune delle quali in stato di gravidanza, sono spuntate dai vicoli e di fatto hanno intralciato quello che nei piani dei militari doveva essere un accesso immediato in due abitazioni. “In questa situazione oggettivamente di confusione, – scrivono i carabinieri – evidentemente creata ad arte – se non a comando – qualcuno ha cercato di dileguarsi in quel dedalo di vicoli tra costruzioni abusive, più precisamente in un sentiero stretto che partendo da via Acquabona arriva fino alla via del Pastificio, quasi di fronte la Questura”. I militari, però, sono riusciti a bloccare una ragazzina di quindici anni che cercava di disfarsi di una borsa frigo che conteneva alcuni grammi di cocaina purissima, sostanze da taglio, dosi già preparate, un bilancino di precisione e soldi. A questo punto diversi abitanti del rione hanno cominciato ad inveire contro i carabinieri tanto da rendere necessario l’arrivo di altri uomini e mezzi anche dai centri limitrofi. Le operazioni, non senza difficoltà, di fatto si concludevano intorno alle ore 18:30 con il fermo della ragazzina minorenne e di Antonio Passalacqua, 47 anni. Passalacqua è stato interrogato alla presenza del suo legale e poi dichiarato in arresto poiché ritenuto il proprietario della borsa frigo. A supporto di questa tesi i militari hanno stabilito che la ragazzina stava cercando di disfarsi della borsa con dentro la droga proprio da una finestrella che affaccia dalla casa di Passalacqua, inoltre all’interno della stessa borsa è stata ritrovata una fidelity card di un negozio crotonese che dopo accertamenti è risultata intestata proprio ad Antonio Passalacqua. Al termine dell’operazione i carabinieri hanno sequestro 60 grammi di cocaina purissima, oltre a una quindicina di dosi già preparate, una decina di grammi di marijuana ed un bilancino di precisione. Il pubblico ministero di turno, presso la Procura dei minori di Catanzaro, ha disposto che la minore fosse tradotta presso il Centro per accoglienza di minori del capoluogo di regione, mentre l’uomo, su disposizione del pubblico ministero Riello, della Procura di Crotone, è stato tradotto presso la Casa circondariale della città pitagorica. Durante la stesura degli atti di polizia giudiziaria e delle operazioni di foto segnalamento, però, ci sono stati ulteriori momenti di tensioni al di fuori della caserma di viale della Stazione, dove una quarantina di abitanti di via Acquabona, presumibilmente parenti degli arrestati, si erano accalcati al di fuori del cancello, protestando per l’arresto della minore. Anche in questo caso si è reso necessario richiamare uomini in pattugliamento esterno e diverse autovetture dei carabinieri in servizio, posizionandole all’infuori della caserma per prevenire ulteriori problemi.

“Un’altra storia di illegalità e degrado purtroppo per il quartiere di Via Acquabona, – è scritto in un comunicato dei carabinieri – questa volta segnato da un miserevole espediente, quello di utilizzare minore per il trasporto di cocaina, e da quello che sta diventando una miserabile abitudine da parte dei residenti, ovvero inveire contro i rappresenti dello Stato che svolgono il loro lavoro.