“I calabresi non sono ‘ndrine, ma un popolo stupendo”. Così Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, Associazione nomi e numeri contro le mafie, ieri sera in piazza Fontana alla manifestazione di Corsico, piccolo comune della provincia di Milano dove il 20 ottobre scorso nell’aula consiliare, nel corso del Consiglio, i consiglieri, Maria Ferrucci (Partito Democratico) e Roberto Masiero (Insieme per Corsico), sono stati minacciati dal pubblico, dopo aver denunciato i fatti relativi alla vicenda dell’iniziativa “Festa dello Stocco di Mammola”. All’iniziativa di Libera hanno preso parte tanti sindaci dei Comuni vicini e numerosi esponenti di associazioni del territorio. Alle parole usate da don Luigi Ciotti sulla Calabria e sui calabresi ha fatto eco anche il professore Nando Dalla Chiesa, lui che la Calabria la conosce benissimo e ci passa diversi mesi ogni anno. Lui che in Calabria ha un pezzo di cuore e che ha un cognato calabrese.
“Sono gli ‘ndranghetisti l’unica maledizione della Calabria” ha urlato a gran voce Nando Dalla Chiesa dal palco di Corsico. Il professore di Milano si scaglia contro gli uomini della ‘ndrangheta, che identificandosi come “calabresi” (nelle intercettazioni) sono i veri razzisti che rovinano la reputazione di questa bellissima terra.
Alla manifestazione c’erano centinaia di cittadini e decine di bandiere di Libera col volto di Lea Garofalo, diventata simbolo della ribellione alle logiche di ‘ndrangheta e che ha pagato con la vita la sua voglia di cambiare le cose per la figlia Denise e per tutte le persone oneste.
Crotone,
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Don Luigi Ciotti: “I calabresi non sono ‘ndrine, ma un popolo stupendo”
