Crotone,
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Discarica Farina-Trappeto di Crotone, nessun colpevole: la Procura chiede il proscioglimento per 35 dirigenti Eni

La discarica di Farina-Trappeto durante un incendio

foto: Giuseppe Pipita

Proscioglimento perché “il fatto non sussiste“. Questa la richiesta della Procura della Repubblica di Crotone, rappresentata in aula dal Procuratore Giuseppe Capoccia, per 35 indagati, tutti ex dirigenti e funzionari degli stabilimenti industriali di Crotone riconducibili a Eni. L’indagine è quella partita nel maggio del 2011, una costola di Black Mountains, che riguarda la discarica di Farina-Trappeto, la cosiddetta “passeggiata degli innamorati”, realizzata nel 1997 con l’avallo dell’Amministrazione comunale guidata da Pasquale Senatore. Davanti al Gup, Romina Rizzo, il Procuratore Capoccia ha detto, “con molto rammarico“, che in base alle perizie dell’incidente probatorio non ci sono certezze e se la sarebbe presa anche con chi l’ha preceduto per quanto riguarda le indagini.

I reati ipotizzati per i 35 indagati sono smaltimento illegale di rifiuti pericolosi, disastro ambientale e avvelenamento delle acque. L’inchiesta a quel tempo era condotta dal Procuratore della Repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta, poi diventato Procuratore Generale a Catanzaro, e dal sostituto Pierpaolo Bruni.

Nell’area della discarica di Farina-Trappeto, un’area di 15 mila metri quadrati che corre lungo via Leonardo da Vinci (ex strada Consortile) e si affaccia sul mare, era stato autorizzato ufficialmente lo smaltimento di materiali di risulta da scavi, costruzioni, demolizioni rifiuti non ingombranti del vicino insediamento industriale, ma finirono abbancati, secondo l’accusa dell’epoca, migliaia di tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi, residui della lavorazione dei prodotti del vecchio stabilimento Montedison. L’inchiesta fu condotta dal Nisa (Nucleo igiene sicurezza ambientale) di Crotone e dopo affidata alla Guardia di Finanza dal Procuratore Giuseppe Capoccia.

Oggi hanno discusso davanti al Gup, oltre al Procuratore Capoccia che rappresenta l’accusa e che, ripetiamo, ha chiesto il proscioglimento per tutti gli indagati perché il fatto non sussiste, anche gli avvocati delle parti civili costituite che erano il Comune e la Provincia di Crotone. La prossima udienza, riservata alle difese che con tutta probabilità chiederanno al giudice di accogliere la richiesta del Procuratore, è fissata per il prossimo 30 maggio, mentre la decisione del Gup dovrebbe arrivare il 13 giugno.