Un esemplare di Airone cenerino è stato soccorso e salvato questa mattina nella zona di via Nazioni Unite all’altezza del Palakrò. Il grande volatile si trovava nell’angolo di un palazzo dove si era fermato con una zampa sanguinante. L’Airone cenerino, molto frequente sulle rive dell’Esaro e dei corsi d’acqua, è una specie protetta sin dal 1977 quando è stato dichiarato in pericolo di estinzione per via soprattutto dell’inquinamento.
L’uccello, visibilmente in difficoltà e che non volava, è stato notato da diversi passati fino a quando una persona si è fermata. Da quel momento è iniziata la ricerca di qualcuno che potesse prendersi cura dell’animale e soprattutto di mani esperte che potessero bloccarlo. L’Airone Cenerino, infatti, per via del suo forte e robusto becco non è un animale semplice con cui avere a che fare. Il volatile è stato quindi immobilizzato da una esperta (dottoressa naturalista Manuela Policastrese) che lo ha affidato prima alla persona che lo aveva segnalato e poi nel pomeriggio, grazie alla collaborazione di una volontaria dell’Enpa di Crotone, è stato trasportato al Cras (centro recupero animali selvatici) di Cosenza dove domani sarà sottoposto a visita dai veterinari. L’Airone cenerino era visibilmente denutrito.
L’esemplare di Airone cenerino soccorso e salvato oggi, ma per forza di cose trasferito altrove, in questo caso a Cosenza, pone ancora una volta il problema di un centro per il recupero di animali selvatici da fare a Crotone. Una idea lanciata più volte, ma che sembra non trovare mai sponde politiche capaci di trasformarlo in realtà.