Crotone,
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Crotone, terrorismo: “Arresto pericolo di fuga per attentato”

“È stato un grande lavoro di intelligence al quale gli uomini della Digos di Crotone hanno dato un contributo fondamentale ed eccezionale”, lo ha detto il Questore di Crotone, Claudio Sanfilippo, nel corso della conferenza stampa tenutasi nella Questura di Crotone dopo l’arresto di questa notte di un uomo sospettato di terrorismo internazionale. Il Questore ha poi elogiato il dirigente della Digos Francesco Meduri che ha illustrato i particolari dell’indagine e dell’arresto. Alla conferenza era presente anche il Capo di Gabinetto, Ugo Nicoletti, che ha partecipato personalmente all’operazione di questa notte. Analoga conferenza, poi, è stata tenuta presso la Dda di Catanzaro.
“Siamo dovuti intervenire perché abbiamo ritenuto concreto il rischio di una fuga. Temevamo, come è già successo, che il soggetto lasciasse la Calabria per compiere un attacco terroristico”, ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri dopo l’arresto del 29enne iracheno Hussien Abss Hamyar. “È un’indagine importante – ha aggiunto Gratteri – frutto del lavoro incessante e attento della Digos di Crotone, del procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e del pm Paolo Petrolo. Abbiamo monitorato costantemente i suoi spostamenti e i suoi contatti, lo abbiamo visto esultare per l’attentato di Manchester il 22 maggio. La sua radicalizzazione era diventata sempre più pericolosa”. Di comportamenti allarmanti ha parlato il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri. “Gli elementi raccolti – ha detto – mostrano che l’indagato faceva propaganda per l’Isis non solo all’interno del centro Sprar che lo ospitava ma anche tentando di infiltrarsi nella moschea di Crotone”. Hussien Abss Hamyar, ha spigato Bombardieri, era entrato in Europa nel 2008, prima in Norvegia, poi Finlandia, Germania e Danimarca. Nel 2012 infine era sbarcato in Italia, sulle coste pugliesi, e aveva fatto richiesta di asilo. Bombardieri ha ricordato due episodi inquietanti. Il primo riguarda un viaggio a Roma, effettuato nel marzo scorso. “Per verificare il grado di allarme che era capace di scatenare – ha spiegato – ha volutamente provato a saggiare la reazione delle forze dell’ordine andando in giro con un sacchetto bianco”. L’altro riguarda il materiale che gli è stato rinvenuto sul telefono cellulare. In particolare conservava “fotografie della Questura di Crotone e di alcuni funzionari della polizia”. Un “pericoloso dossieraggio” lo ha definito il questore diCrotone Claudio Sanfilippo che ha sottolineato “l’enorme lavoro di intelligence che quotidianamente svolge la sezione antiterrorismo di Crotone”. Per il commissario capo Francesco Meduri, capo della Digos crotonese, Hussien Abss Hamyar è un soggetto altamente pericoloso e violento, “portava sempre con sé un taglierino e in alcune occasioni è arrivato a minacciare gli altri ospiti dello Sprar di San Nicola dell’Alto perché secondo lui non seguivano i precetti dell’Islam”.