Gli uomini della Squadra Volanti e della Squadra Mobile della Questura di Crotone hanno proceduto all’arresto, per i delitti di tentato omicidio e detenzione di arma da fuoco clandestina, di un pluripregiudicato crotonese, Vittorio Asteriti, classe ’69, già condannato in passato per rapina, spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione clandestina di arma da fuoco e resistenza a Pubblico Ufficiale. Asteriti è accusato di aver ferito il nipote Salvatore, classe 1980, con un colpo di rama da fuoco esploso al termine di una lite tra i due. L’episodio è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri in via II Traversa Achille Grandi nel rione Fondo Gesù.
Questa la ricostruzione della Questura di Crotone.
“Alle ore 18.00 circa della serata del 29.08.2017, a seguito di segnalazione telefonica giunta su utenza 113, relativa all’esplosione di colpi di arma da fuoco uditi nei pressi del noto quartiere cittadino “Fondo Gesù, la sala operativa della Questura inviava immediatamente sul luogo segnalato gli equipaggi presenti sul territorio che, in pochi secondi, individuavano e bloccavano, all’altezza della II traversa di via Achille Grandi, un soggetto in fuga intento a disfarsi di una pistola. L’uomo, identificato per il crotonese Vittorio Asteriti, ammetteva di aver esploso un colpo d’arma da fuoco in quanto poco prima aveva avuto una discussione con il nipote Salvatore. Pertanto, un altro equipaggio si portava presso quel sito, riscontrando la presenza di tracce ematiche sul suolo nonché di un bossolo; tali elementi venivano cristallizzati da personale della Polizia scientifica. L’uomo veniva accompagnato presso gli uffici della Questura e successivamente dichiarato in arresto per i reati di tentato omicidio, detenzione e porto di arma clandestina, ricettazione; in tale circostanza veniva redatta inoltre la prevista comunicazione scritta all’arrestato, ex art. 386 c.p.p. Si precisa che, nell’immediatezza dei fatti venivano assunte sommarie informazioni dalla parte offesa, che riferiva effettivamente di aver avuto una discussione con lo zio il quale, al termine della diatriba, esplodeva un colpo di pistola al suo indirizzo, dopo averla estratta dal suo marsupio, dandosi poi a precipitosa fuga. Il ferito veniva poi trasportato presso il nosocomio dove veniva immediatamente valutato in prognosi riservata e ricoverato presso il reparto di chirurgia, in attesa di idoneo intervento”. L’arma usata, una pistola semiautomatica marca Sacm calibro 7,65, è risultata essere clandestina in quanto presenta modello e matricola abrasi. Dopo le formalità di rito Vittorio Asteriti è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente, tempestivamente informata.