Assalto all’acqua e cittadini esasperati. È quanto sta accadendo in diverse zone di uno dei luoghi turisticamente più attrattivi della Calabria, ovvero Le Castella, frazione di Isola Capo Rizzuto. Da giorni diversi cittadini stanno facendo i conti con la mancanza di acqua sembra, secondo quanto è stato possibile apprendere, dovuta ad un perentorio no arrivato da Sorical alla richiesta di Congesi per l’aumento di portata in vista dell’estate.
La negazione dell’aumento di portata sembra sia negato per via di un contenzioso tra Sorical, il gestore regionale, e Congesi, la società che invece gestisce le acque per conto di alcuni comuni.
Questo di fatto provoca la completa assenza del liquido dai rubinetti di diverse zone della frazione che in vista dell’estate è destinata a decuplicare il numero di persone.
“Abbiamo inviato una richiesta a Sorical – dice il presidente di Congesi, Claudio Liotti – per l’aumento della portata proprio in vista del corposo aumento di popolazione per l’estate a Le Castella, ma anche in altri Comuni della provincia, ma la risposta è stata negativa. Abbiamo scritto per conoscenza anche al Prefetto di Crotone somunicando questa situazione”.
Chi può si è organizzato per i fatti propri. Chi riesce ad avere un filo d’acqua grazie a pompe sommerse e chi, invece, incurante di pericoli di natura sanitaria, si affida a privati che riempiono autobotti di acqua, non si sa dove, e poi rifornisce le cisterne di alcuni cittadini. Sembra essere tornati indietro di 20 anni con l’accaparramento selvaggio di acqua per lo più non controllata dal punto di vista igienico sanitario.
Resta il fatto che un luogo a grandissima vocazione turistica, con migliaia di cittadini, ha diverse zone completamente prive di acqua in questo torrido mese di luglio nel quale le temperature hanno raggiunto picchi altissimi.
Un problema che il commissario di Isola Capo Rizzuto e la Prefettura di Crotone dovrebbero cercare di affrontare e soprattutto risolvere nel più breve tempo possibile, magari richiamando Sorical per questioni igienico sanitarie a provvedere a quanto richiesto da Congesi.
Quindi problemi di natura sanitaria (l’acqua che viene recuperata da privati con autobotti non si sa da dove arriva); problemi per il turismo (interi villaggi potrebbero risentirne nei prossimi giorni); e problemi di ordine pubblico qualora i cittadini, esasperati, dovessero mettere in pratica forme di proteste eclatanti.