Crotone,
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Crotone, processo Kiterion: la DDA chiede 115 anni di carcere

Il sostituto procuratore della DDA di Catanzaro, Domenico Guarascio, ha chiesto 115 anni di carcere al termine della sua requisitoria nel processo Kiterion che si sta svolgendo col rito ordinario presso il Tribunale di Crotone per undici imputati. L’operazione Kiterion, gemella di Aemilia e Pesci, scattò all’alba del 15  gennaio del 2015 e portò a 46 arresti nelle province di Crotone e Catanzaro di sodali e affiliati alla cosca Grande Aracri.

Quattro ore di requisitoria per Guarascio davanti al collegio giudicante composto dai giudici Marco Bilotta presidente, Romina Rizzo e Ersilia Carlucci a latere. Quattro ore nelle quali il sostituto procuratore della DDA ha ricostruito ruoli e rapporti degli imputati all’interno della cosca e Grande Aracri e direttamente con il capo Nicolino, detto “mano di gomma”.

Guarascio, al termine della requisitoria, ha chiesto la condanna a 16 anni per Domenico Riillo, imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso.

 

Guarascio ha chiesto la condanna a 8 anni per l’avvocato Rocco Corda, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, ma che secondo la DDA avrebbe avuto un ruolo diretto nella cosca, avendo preso parte a discussioni su fatti criminali di notevole entità come, ad esempio, l’omicidio di Totò Dragone (per il quale Nicolino Grande Aracri è stato condannato a 30 con il rito abbreviato).

 

Per Vito Martino, ritenuto il contabile della cosca Grande Aracri e già condannato per l’omicidio di Antonio Simbari, è stata chiesta la pena a 12 anni. Dodici anni di carcere è anche la richiesta per Alfonso Pietro Salerno, impiegato del Comune di Cutro e ritenuto affiliato alla cosca Grande Aracri e che secondo l’accusa terrebbe i rapporti con i catanzaresi.

 

Chiesti anche 9 e sei mesi di carcere per Albano Mannolo e Leonardo Mannolo e 10 anni per Santo Maesano.

 

Dieci anni di reclusione per Antonio, Carmine e Giuseppe Riillo. I tre sono accusati, tra l’altro, di estorsione, violenza privata e lesioni in fatti che hanno riguardato Maria Rosa Prandelli, ed direttrice del villaggio turistico Capopiccolo.

Guarascio ha poi chiesto la condanna a 8 anni per Salvatore Scarpino, secondo la DDA una sorta di broker della cosca.

Nelle prossime udienze ci saranno le arringhe degli avvocati difensori.