Resta in carcere con l’accusa di tentato omicidio, Nicolò Passalacqua, 22 anni, ritenuto l’aggressore del 20enne Davide F. che combatte tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Catanzaro.
La decisione della convalida dell’arresto da parte del gip del Tribunale di Crotone, Massimo Forciniti, è arrivata in serata, dopo che questo pomeriggio c’era stato l’interrogatorio di garanzia nel corso del quale l’arrestato, assistito dal suo legale Giovanni Ettore Sipoli, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
All’interrogatorio di garanzia era presente anche il pubblico ministero titolare dell’indagine, Pasquale Festa. Restano indagate anche due donne, mamma e figlia, per favoreggiamento.
Secondo la ricostruzione degli investigatori della Squadra Mobile, Passalacqua avrebbe intercettato la vittima in via Esterna Firenze e l’avrebbe inseguita lungo via Vittorio Veneto, dove l’ha raggiunto e colpito con una ginocchiata allo sterno e due colpi alla testa, prima di allontanarsi di corsa e unirsi a un gruppo di cinque persone (due donne e tre uomini) e poi sarebbe salito in macchina.
Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Crotone continuano e si stanno concentrando ora sul movente. Per questo nelle prossime ore saranno esaminati anche gli smartphone della vittima e di tutti gli indagati, per cercare di capire cosa ha scatenato la furia di Passalacqua sul giovane bolognese di origini crotonesi.
Davide, grande tifoso del Bologna, doveva rientrare in Emilia per assistere alla prima partita della sua squadra del cuore e per la prima volta aveva anche sottoscritto un abbonamento per vivere la stagione di Serie A allo stadio Dall’Ara.