Sono passati quasi tre anni dall’operazione “Jonny” della Direzione distrettuale antimafia contro le cosche di Isola Capo Rizzuto che avrebbero gestito il campo profughi di Sant’Anna. C’è già stata la sentenza di primo grado per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato, mentre è in corso di svolgimento al Tribunale di Crotone il processo per i riti ordinari. Pesanti le condanne del Gup distrettuale di Catanzaro nel processo con rito abbreviato con complessivi 640 anni di carcere contro 65 imputati.
Nelle carte di quella operazione, però, c’era molto di più. C’era il coinvolgimento di funzionari e dipendenti della Prefettura di Crotone, della Questura di Crotone, c’era un avviso di garanzia per l’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, con tanto di decreto di perquisizione, e addirittura erano in corso verifiche e ispezioni su dipendenti del Ministero dell’Interno e professionisti.
Sono passati quasi tre anni, sono state annunciate dall’allora ministro dell’Interno Marco Minniti due ispezioni alla Prefettura di Crotone i cui esiti non sono mai stati resi noti. Sembra che Guardia di Finanza, Polizia e Ros dei Carabinieri abbiano continuato ad indagare ancora per mesi e che abbiano prodotto ulteriori risultati, ma a quasi tre anni di distanza dal quel 15 maggio 2017, quando vennero arrestate decine di persone, molte delle quali già condannate in primo grado, che fine hanno fatto le inchieste ministeriali alla Prefettura? Che fine hanno fatto tutti gli altri indagati? Che fine hanno fatto le risultanze investigative a carico dei cosiddetti colletti bianchi? Possibile che sia finito tutto così? Possibile che non siano state accertate ulteriori responsabilità di profilo penale che pure emergevano dalle carte sin dalla prima ora? Tutto tace, tutto sotto silenzio, sotto traccia. Ma quelle carte, come altre agli atti di processi (vedi elezioni regionali 2014) parlano. Parlano e raccontano uno scenario che non sembra ancora del tutto chiarito a livello giudiziario e per il quale i cittadini aspettano delle risposte, sempre che qualcuno abbia voglia di andare fino in fondo.