Lo chiameremo “Migrante J”, che da quello che siamo riusciti ad apprendere è un ragazzo nigeriano di 21 anni.
Questa mattina Migrante J aveva deciso probabilmente di mettere fine alle sue sofferenze, ai tanti mostri che affollano la sua mente, passata per la Nigeria e per i campi-prigione della Libia.
Nel caldo afoso che sta investendo la Calabria, Migrante J si è sdraiato sul nero asfalto della Strada Statale 106 ionica, tra Crotone e Isola Capo Rizzuto, a pochi metri di distanza dall’ingresso del campo di accoglienza per migranti, l’ex base militare dell’aeronatutica militare.
Migrante J forse sperava che qualche automobile o camion mettesse fine alle sue sofferenze. In molti lo hanno visto, e in altrettanti lo hanno evitato per strada. Tranne una donna, di cui non conosciamo le generalità, che, mettendo in pericolo anche la sua stessa vita ha accostato l’automobile è scesa ed ha prestato soccorso a Migrante J.
Lo ha aiutato a sollevarsi dall’asfalto bollente e lo ha accompagnato di lato della strada, aspettando i soccorsi. Abbiamo fatto un po’ di domande in giro e ci hanno raccontato che il giovanissimo Migrante J ha problemi psichiatrici, che molto probabilmente sono il frutto di qualcosa che ha subito, visto e passato sulla propria pelle. Spesso no parla, non risponde alle domande e si chiude nel suo mondo, sperando di evadere dai mostri, dal ricordo del dolore e della sofferenza che affollano la sua mente.
La donna che ha fermato la sua automobile per soccorrerlo, con un gesto meraviglioso, di grande umanità e coraggio, ha salvato il giovane copro di Migrante J, qualcuno ora provi a salvare la sua mente e la sua vita.