La Polizia stradale ha effettuato una serie di controlli sull’autotrasporto di merci eseguiti sulla Strada Statale 106, ed ha proceduto al fermo di un autocarro, condotto da D.S. e diretto in Sicilia. Da un primo controllo documentale non erano emerse irregolarità, ma, quando gli agenti hanno proceduto ad una disamina delle risultanze del cronotachigrafo, sono emerse alcune discrasie in ordine ai periodi di pausa e percorrenza. Gli uomini della Polstrada hanno appurato la presenza di un magnete sul sensore del cambio del veicolo (dispositivo che rileva i giri del motore, traducendoli in velocità e trasmettendoli all’apparecchio cronotachigrafo) che avrebbe consentito di registrare delle pause di guida quando il veicolo era in movimento. In concreto, un’alterazione delle risultanze di guida in pregiudizio della sicurezza della circolazione stradale. Secondo le norme comunitarie, richiamate peraltro dall’art. 174 del codice della strada, infatti, i conducenti professionali di merci e viaggiatori possono guidare per un massimo di 9 (nove) ore giornaliere con una pausa di 45 minuti ogni 4 ore e mezza, ovvero una pausa di 5 minuti per ogni ora di guida. Trattandosi di alterazione delle risultanze di registrazione dell’apparecchio cronotachigrafo, a D.S. è stata contestata la violazione prevista dall’art. 179 del codice della strada, con irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria di € 1.736,00, l’adozione della sanzione amministrativa accessoria della patente di guida per la successiva sospensione, la decurtazione di punti 10 (dieci) dalla patente di guida ed il sequestro amministrativo del dispositivo alterante.
Crotone,
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