Crotone,
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Crotone, iniziato il processo per il naufragio di Cutro: sarà citato il fondo garanzia vittime della strada

Iniziato e subito rinviato il processo a carico dei presunti scafisti della Summer Love, il caicco naufragato a pochi metri dalla riva di Steccato di Cutro, poco dopo le ore 04:00 del 26 febbraio scorso e che provocò la morte di 94 persone e un numero imprecisato di dispersi.
Il collegio penale del Tribunale di Crotone (Edoardo D’Ambrosio presidente, Assunta Palumbo e Giuseppe Collazzo a latere), ha rinviato l’udienza al prossimo 15 novembre, accogliendo la richiesta dell’avvocato Barbara Ventura che, anche a nome degli altri legali della parte offesa, ha avanzato e ottenuto la richiesta di citazione in giudizio del fondo garanzia vittime della strada come responsabile civile. Questo fondo di garanzia, istituito presso la Consob, ha lo scopo di coprire anche i risarcimenti alle vittime di incidenti nautici avvenuti con imbarcazioni per le quali è previsto l’obbligo di assicurazione. Accolta l’istanza dei legali delle parti offese, il rinvio al 15 novembre è diventato necessario per notificare il decreto di citazione al fondo di garanzia. Alla sbarra ci sono gli imputati, Sami Fuat, turco, 50 anni Khalid Arslan, 25 anni, e Ishaq Hassnan, 22 anni, entrambi pakistani e devono rispondere dei reati di naufragio colposo, favoreggiamento all’immigrazione clandestina e morte in conseguenza di altro reato (favoreggiamento all’immigrazione clandestina). Il quarto presunto scafista, Ufuk Gun, 28 anni, sarà giudicato con il rito abbreviati per gli stessi reati e l’udienza davanti al gup del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto, è stata fissata per il prossimo 29 novembre.
A rappresentare la pubblica accusa in aula c’erano il Procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia, e il sostituto procuratore Pasquale Festa. Festa è anche titolare dell’inchiesta parallela che dovrà fare luce e capire se ci siano profili di reati per i mancati soccorsi al caicco Summer Love. Le indagini sono affidate al Comando provinciale dei Carabinieri di Crotone ed ha già portato all’iscrizione nel registro degli indagati di sei persone.