Cinque assoluzioni e dodici condanne, questo l’esito della sentenza emessa questo pomeriggio dal gup distrettuale di Catanzaro, Paola Ciriaco, nell’ambito del processo Hermes, scaturito, a giugno del 2018, dall’omonima operazione condotta dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, della squadra Mobile della Questura di Crotone e Catanzaro e del Reparto prevenzione crimine, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, contro il clan Barilari-Foschini di Crotone. L’indagine disvelò, cosa per gran parte confermata dalla sentenza di oggi, che a Crotone la quasi totalità delle attività commerciali era nel mirino dei Barilari-Foschini per il pizzo che veniva pagato anche in forme diverse dalla solita “mazzetta”. Addirittura l’indagine svelò una capillare rete di controllo anche durante la Fiera per la festa della Madonna di Capo Colonna. Controllo che veniva esercitato dal clan anche sugli stand del food, costretti ad acquistare merce da determinati grossisti. L’accusa era rappresentata dal pm della DDA Domenico Guarascio. Questo nel dettaglio le decisioni del gup:
Andrea Rizza assolto
Eugenio Carcea assolto
Angela Barilari assolta
Antonio Falvo assolto
Davide Lazzari assolto
Annibale Barilari 10 anni 10 mesi
Remus Alin Bragaru 5 anni 2 mesi
Antonio Foschini 12 anni 4 mesi
Domenico Foschini 6 anni 4 mesi
Vittorio Foschini 8 anni 4 mesi
Geanca Gheorge 4 anni 2 mesi
Francesco Liguori 13 anni 8 mesi
Antonio Maiolo 8 anni 10 mesi
Salvatore Murano 8 anni 10 mesi
Andrea Villirillo 8 anni 10 mesi
Romolo Villirillo 2 anni
Massimo Zurlo 8 anni 4 mesi.
Una sola la richiesta di rito ordinario, mentre su richiesta dell’avvocato Aldo Truncé era stata stralciata la posizione di Gaetano Barilari per motivi di salute.