Crotone,
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Crotone, divieto di balneazione dei pressi della Casarossa

Vista la nota dell’ ARPACal – Dipartimento Provinciale di Crotone – pervenuta al Protocollo Generale in data 25.7.2023, n. 62275, con la quale si comunica che le analisi effettuate su campioni di acqua marina, prelevati in data 23.7.2023 al confine sud della struttura turistica “Casa Rossa”, in prossimità di un canalone di scolo delle acque meteoriche, hanno evidenziato una non conformità per il parametro di Escherichia coli con valore superiore (7000 UFC/100 ml), nel tratto di mare come di seguito evidenziato:
– Riten uto
pertanto di dover procedere con urgenza al divieto temporaneo di balneazione nel suddetto tratto di mare come sopra individuato, fino a nuova diversa comunicazione da parte di ARPACAL.;
– Ritenuto altresì di non dover procedere alla comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell’art.7 della legge n. 241/90 data la generalità dei destinatari dell’ordinanza;
– Visto il decreto legislativo 30 maggio 2008, n.116 e in particolare l’art. 5, comma b); – Visto l’art. 50 del D.Lgs. 267/2000;
– Visto lo Statuto Comunale;
ORDINA
E’ vietata temporaneamente la balneazione nel tratto di litorale come di seguito indicato e come evidenziato nella planimetria allegata:
Il divieto resta in vigore fino a nuova diversa comunicazione da parte dell’ ARPACAL.

DISPONE
Di notificare la presente ordinanza ai lidi interessati al divieto di balneazione;
Che l’Ufficio Tecnico comunale apponga apposita segnaletica indicante il divieto temporaneo di balneazione lungo il litorale antistante il tratto di mare sopra riportato.
Che la Polizia Locale, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Crotone, la Capitaneria di Porto di Crotone accertino l’osservanza della presente ordinanza.
Che copia della presente sia trasmessa al Ministero della Salute – Direzione Generale della Prevenzione sanitaria e al Dipartimento Provinciale A.R.P.A.Cal. di Crotone.
Avverso al presente provvedimento è ammesso il ricorso al TAR Calabria entro 60 giorni dalla pubblicazione all’Albo Pretorio comunale e ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di 120 giorni sempre decorrenti dalla data di pubblicazione.