Diverse decine di arnie, alcune delle quali rubate alcuni anni fa, sono state recuperate presso un’azienda agricola del crotonese, il cui titolare è stato denunciato per ricettazione, mentre le arnie sono state restituite al legittimo proprietario, un noto apicoltore di Crotone.
Il ritrovamento è stato possibile grazie a un antifurto satellitare con gps, di ultimissima generazione, progettato e realizzato da una startup romagnola fondata da un apicoltore ed un informatico che hanno deciso di aiutare gli apicoltori con la tecnologia digitale.
Il ritrovamento, possibile anche grazie alla collaborazione con i carabinieri intervenuti su segnalazione dell’apicoltore derubato, è avvenuto in seguito all’ultimo furto subito da quest’ultimo a fine agosto. Dopo essere rimasto vittima dall’inizio dell’estate di due analoghi episodi (per un totale di 38 arnie rubate) l’apicoltore aveva deciso di installare l’antifurto in una della “casette” in cui le api producono il miele. Lo strumento, una volta collocato all’interno dell’arnia, viene velocemente inglobato nel favo e risulta così perfettamente nascosto e introvabile ai malfattori che, ignorandone l’esistenza, non si preoccupano di venire individuati. Una volta spostate le arnie rispetto a quella che è la loro normale collocazione però, l’antifurto si attiva e invia un segnale all’App cui è collegato, permettendo alla vittima del furto di seguire lo spostamento dei ladri e della refurtiva in tempo reale.
Così è avvenuto anche per l’apicoltore crotonese che, dopo avere avvisato i carabinieri della locale stazione, li ha accompagnati nel territorio in cui risultavano trovarsi le sue arnie. Una volta arrivati i militari hanno verificato che in un terreno, un po’ nascosto alla vista, si trovavano decine di arnie, tra le quali tutte quelle sottratte dall’inizio dell’estate alla vittima, e molte altre verosimilmente oggetto di furti precedenti ai danni di altri apicoltori della zona.