Su disposizione del Comando Legione Carabinieri “Calabria”, nell’ambito di controlli di “acque reflue domestiche/industriali”, con l’ausilio di personale dell’Arpacal di Crotone, i militari della Stazione di Caccuri, tra lo scorso dicembre 2021 e il corrente mese, hanno effettuato mirate verifiche sui “depuratori di acque reflue civili e industriali”, ubicati a Caccuri.
Nella frazione “Santa Rania” è stato sequestrato penalmente l’impianto e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per “inquinamento ambientale”, il responsabile dell’ente gestore dello stesso, atteso che, dall’analisi effettuata sulle acque reflue, è stata accertata la presenza di rifiuti solidi sospesi, riversati in un vicino corso d’acqua naturale.
In località “Campo”, è stato sequestrato penalmente l’impianto e deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per “inquinamento ambientale” e “interruzione di un pubblico servizio”, il responsabile dell’ente gestore dell’erogazione dell’energia elettrica dello stesso, poiché, dagli accertamenti effettuati, risultava non funzionante, a causa della mancanza di corrente, con il conseguente sversamento nei terreni demaniali circostanti delle acque reflue di fatto non trattate e depurate.
I miliatari della Compagnia Carabinieri di Cirò Marina hanno condotto degli accertamenti sul “Depuratore Idrico Comunale”, già sequestrato lo scorso settembre “con facoltà d’uso” nell’ambito di un altro procedimento penale pendente presso il Tribunale di Crotone, constatando la predisposizione di una tubazione alternativa in grado di convogliare le acque reflue urbane direttamente nel prospicente tratto di mare cirotano, così “bypassando” il previsto processo depurativo. Al termine di quest’ultima attività, la tubazione rinvenuta è stata sequestrata e saranno svolte ulteriori indagini tecniche per quantificare l’effettivo potenziale inquinante del sito.