Crotone,
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Crotone, caso Vito Vona: Brisinda e altri due medici a processo per lesioni gravissime

Giuseppe Brisinda a "Le Iene"

Finirà davanti ad un giudice monocratico la vicenda del giovane crotonese Vito Vona (leggi la storia) al quale fu asportato lo stomaco in diversi interventi chirurgici tra il 2016 e il 2017. Un calvario medico per Vona che continua ancora e che gli ha cambiato la vita per sempre.

Dopo la conclusione delle indagini, il pubblico ministero, Alessandro Rho, trascorsi termini a difesa ha disposto la citazione diretta per gli imputati: il primario del reparto di chirurgia dell’ospedale di San Giovanni di Dio di Crotone, Giuseppe Brisinda (che nelle scorse settimane ha presentato le dimissioni che diventeranno effettive il 1° giugno) e i medici di chirurgia, Maria Michela Chiariello e Giuseppina Peta.

Con la citazione diretta in giudizio viene meno l’udienza preliminare. La vicenda di Vito Vona, da anni costretto a vivere senza stomaco, ormai è nota a tutti. Le indagini sono state condotte dai carabinieri dopo che lo stesso Vona, attraverso il suo legale, Francesco Manica, ha presentato una denuncia-querela contro i medici che lo avevano sottoposto a diverse operazioni.

Sarà, dunque, il Tribunale di Crotone, in composizione monocratica, a decidere nel primo grado di giudizio su una vicenda che vede come parte offesa il paziente, l’uomo, il padre di famiglia Vito Vona, e come imputati il primario di Chirurgia e altri due medici.

Al termine di questo processo si potrà capire cosa è accaduto a Vito Vona e perché e se i medici hanno responsabilità o meno.