Crotone,
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Covid_19, l’appello dell’Ordine dei Medici di Crotone ai cittadini: “Sanità può collassare, evitiamo la diffusione del virus”

La tenda triage per il Covid all0ospedale di Crotone

Riceviamo e pubblichiamo

“Alla luce dell’attuale andamento della curva epidemiologica nel nostro territorio che dimostra un andamento in netto peggioramento, in coerenza all’andamento regionale e tale da aver indotto il Governo all’istituzione della “Zona Rossa” in Calabria questo Ordine ritiene, sulla base di dati e di evidenze di obiettività epidemiologica e scientifica indiscutibili, purtroppo un provvedimento inevitabile.

Per quanto pienamente consapevoli delle conseguenze economiche, sociali e psicologiche che ne deriveranno, ma ritenendo prioritaria la tutela della salute e della vita, diritti e beni primari tutelati dalla stessa costituzione, si invita la popolazione tutta a mantenere un atteggiamento equilibrate e responsabile, alla pari di quanto già pregevolmente dimostrato nella prima fase del lockdown, ed a tener conto solo delle informazioni e delle indicazioni fornite dagli organi istituzionali competenti e, soprattutto, al mantenimento delle misure di distanziamento sociale e di protezione in essere (uso di mascherina, evitare assembramenti, igiene), le uniche, allo state attuale, in grado di rallentare la diffusione dell’infezione da Covid-19, rifulgendo da ogni pericolosa tentazione antiscientifica, complottistica e negazionista.

Gli enormi disagi causati dal provvedimento, vera soluzione estrema, non possono togliere però significato alla realtà sanitaria, da non sottovalutare nella sua situazione attuale. Soprattutto l’ipotesi di un potenziale prossimo scenario ben più grave potrebbe rivelarsi tale da pater mettere in gioco la stessa tenuta del sistema sanitario provinciale e regionale già notoriamente deficitario, nonostante gli enormi sforzi organizzativi e di risorse messi già in atto, nonché quelli in itinere a sostegno ed integrazione, da parte della Dirigenza della nostra ASP in sintonia con le indicazioni condivise e perseguibili con codesto Ordine, che rappresentano il massimo della sforzo realizzabile nel nostro contesto, altrimenti difficilmente in grade di provvedere alla salute dei cittadini, anche per patologie non COVID correlate.

Si stima infatti che se l’aumento dei contagi e dei ricoveri dovesse continuare secondo il trend attuale, gli ospedali calabresi non potranno reggere a lungo l’impatto, poi inizieranno a mancare posti letto a disposizione e personale sanitaria sufficiente. Allo stesso tempo non ci potrà essere più alcun supporto da parte della medicina territoriale: già ora i medici di famiglia denunciano grandi difficolta a far fronte alle richieste dei pazienti, mentre il sistema di tracciamento dei casi appare ormai completamente saltato, come per il resto del paese. È anche il caso di sottolineare l’assoluta necessita di non ingolfare il Pronto Soccorso, bensì nei casi sospetti, attivare i percorsi previsti. Certo sono tante le recriminazioni da fare e l’elenco sarebbe lungo e doloroso, ma non è questo il momento o perlomeno questo è prioritariamente il momento della responsabile e generosa collaborazione collettiva, certi che anche questa volta tutti sapremo fornire il proprio contributo, sia come operatori sanitari che come cittadini, per come già ampiamente dimostrato durante il prima periodo di lockdown.

Vogliamo altresì sottolineare che in questa fase il sistema di tracciamento ufficiale non sta reggendo adeguatamente l’ondata e fatica a stare dietro al sempre crescente numero di segnalazioni, per cui in molti casi e più veloce il tracciamento operato da ogni singolo cittadino, informando tutti colora con cui si e venuti in stretto contatto nei 14 giorni precedenti.

La pandemia deve essere combattuta in prima luogo con l’informazione e la responsabilità di ogni singolo cittadino.

Come medici chiediamo quindi a tutti di aiutarci a contenere il diffondersi del contagio non vivendo una eventuale positività come una vergogna o come una colpa, ma attivandosi affinché la propria rete sociale si possa proteggere.

E per ultimo un forte irrinunciabile richiamo all’appello, già di recente sollecitato dai medici di famiglia, inerente l’opportunità di sottoporsi alia vaccinazione anti-influenzale per come stabilito dalle linee guida. Rivolgetevi al proprio medico curante e pediatra di libera scelta”.

II presidente ed il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Crotone