Mentre ancora non si è capito bene se Gino Strada accetterà o meno l’incarico per dare una mano alla sanità calabrese in questo periodo tragico, continua inesorabile il balletto dei numeri tra la Regione Calabria e l’Asp di Crotone.
Sembra quasi che vada uno contro l’altro, proprio nelle settimane in cui si continua a parlare di collaborazione da parte di tutti. È evidente che una domanda il semplice utente/lettore se la ponga: a chi dobbiamo credere? Con buona pace dei giornalisti che, è bene sottolinearlo, di questo balletto sono vittime, visto che sui social (giustamente) si scatena la solita polemica.
E, purtroppo, non vale nemmeno la regola madre del doversi attenere alle fonti ufficiali, visto che sia Regione che Asp di Crotone lo sono entrambe. C’è chi, come il presidente facente funzioni della Regione Calabria, in questi giorni ha messo in dubbio il ruolo che potrebbe avere Gino Strada in Calabria.
Forse, egregio Spirlì, avere una figura del genere sarebbe troppo?
Il fondatore di Emergency non è un oratore, da anni lascia parlare i fatti e le sue mani, sempre dalla parte degli ultimi. Certo, in Calabria troverebbe uno scenario di guerra diverso, ma ugualmente drammatico: uno scenario di guerra culturale, dove il giorno prima va tutto bene e 24 ore dopo ci si scopre in emergenza totale. Questo non è il momento né di fare politica spicciola e dare l’impressione di giocare, soprattutto con i numeri che, qualora qualcuno lo abbia dimenticato sono persone. Mettetevi d’accordo, basta una telefonata al giorno.