Crotone,
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Comune di Crotone, sentenza del Tribunale: legittimo il licenziamento dell’ex dirigente Sperlì

Il licenziamento del Comune di Crotone nei confronti dell’ex dirigente Tersa Sperlì è legittimo.

Lo ha stabilito il Tribunale di Crotone con la sentenza depositata dal giudice Caterina Neri che ha respinto il ricorso dell’ex dipendente di Crotone Sviluppo che aveva ricoperto l’incarico di dirigente del Comune di Crotone.

“Con ricorso iscritto in data 14.12.2020 la ricorrente, in qualità di ex dipendente della società Crotone Sviluppo che aveva partecipato, con esito positivo, alla procedura concorsuale indetta dal Comune di Crotone con determina del 24.8.2020 per la copertura del posto di dirigente, profilo amministrativo ex art. 110 D.Lgs 267/2000, con conseguente assunzione a tempo determinato a decorrere dal 5.3.2019, chiedeva dichiararsi l’illegittimità del licenziamento disciplinare irrogatole in data 1.6.2020 in ragione delle false dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione alla selezione relative al possesso del requisito di esperienza professionale derivante dallo svolgimento di funzioni dirigenziali per un quinquennio precedente ed alla situazione di inconferibilità di cui agli artt. 4 e ss. D.Lgs 39/2013 con riferimento alla posizione di provenienza di direttore generale della società Crotone Sviluppo, in ragione del mancato espletamento dell’audizione e/o per incompatibilità ed illegittima composizione dell’UPD, per l’essersi fondato il provvedimento espulsivo su dichiarazioni di terzi raccolte dopo la formalizzazione della contestazione, come pure per il mancato espletamento dell’audizione, nonché per le gravi ragioni di convenienza che legittimavano l~ astensione del segretario generale, per l’infondatezza della contestazione relativa alla falsità delle dichiarazioni rese in sede di domanda di partecipazione a procedura concorsuale e, comunque, in ragione della sproporzione della sanzione espulsiva” è scritto nella sentenza.

In giudizio si è costituito il Comune di Crotone, rappresentato dall’avvocato Fabio Saitta, mentre Teresa Sperlì era difesa da Claudia Parise.

Il giudice, Caterina Neri, ha respinto il ricorso della ricorrente.