Caso Tamborrino, l’accusa: “Processate Cavallo per omicidio volontario”. Il pubblico ministero Luisiana Di Vittorio ha chiesto questa mattina, nell’udienza davanti al Gup (giudice per l’udienza preliminare), Abigail Mellace, il rinvio a giudizio per Michele Cavallo, 34 anni, che secondo l’accusa avrebbe ucciso volontariamente l’avvocato Mariella Tamborrino la sera dell’1 settembre 2012. Altro colpo di scena, dunque, in una vicenda torbida che scosse molto l’opinione pubblica. Quella sera la giovane avvocatessa di Rocca di Neto volò dal balcone di un appartamento posto al quinto piano nel centro di Crotone e che era nella disponibilità dell’ex fidanzato Michele Cavallo. Cavallo fu subito indagato per omicidio volontario, ma alla chiusura delle indagini, nel febbraio del 2015, la Procura della Repubblica di Crotone notificò un atto con i capi di imputazione di istigazione al suicidio, lesioni, percosse, sequestro di persona e violenza privata. Nell’udienza davanti al primo Gup, Francesca Familiari, il giudice di fatto, letti gli atti, ha chiesto al pm di riformulare l’accusa in omicidio volontario. Decisione che poi venne impugnata dai legali di Cavallo davanti alla Cassazione che, però, non accolse l’impugnazione della difesa e confermò il capo di imputazione. Questa mattina, davanti al nuovo, Gup, poiché la Familiari era stata ricusata, la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pm alla quale hanno fatto seguito quelle delle parti civili rappresentate dagli avvocati Roberta Succi e Francesco Laratta. Il legale di Cavallo, Franco Sammarco del Foro di Cosenza, invece, ha eccepito la modifica del capo di imputazione sia nella forma che nella sostanza, sostenendo che non ci sono gli elementi e le prove atti ad avvalorare la tesi dell’accusa e, quindi, ha chiesto il proscioglimento per il proprio assistito. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 16 ottobre quando ci saranno le contro repliche dell’accusa e la decisione del Gup sulla richiesta di rinvio a giudizio.
Crotone,
Tempo di lettura: 1m 44s