Una esplosione ella città che pensa solo ai candidati e ai festini. Mentre in città le attenzioni sono tutte dirette ad occupare le prossime poltrone piuttosto che a governare per il bene dei cittadini, il racket continua la sua opera di demolizione del tessuto sociale nell’assoluta indifferenza della politica. Un ordigno, probabilmente una grossa bomba carta, è stato fatto esplodere davanti alla saracinesca dell’azienda di trasporti Fratelli Romano in via Ruffo. Il forte botto, sentito da diversi cittadini, ha provocati danni alla saracinesca. Sull’episodio indagano gli uomini della squadra Mobile della Questura di Crotone. La notizia è trapelata grazie ad un comunicato.stampa di solidarietà di Confindustria: «Ancora una intimidazione – scrive Confindustria Crotone – ai danni della ditta Fratelli Romano, la storica azienda crotonese di trasporto pubblico che da anni opera in Calabria e nel resto d’Italia. Siamo fortemente preoccupati – scrive l’organizzazione degli industriali – per questo gesto intimidatorio che colpisce una delle Aziende più longeve e radicate del nostro territorio. Esprimo solidarietà e vicinanza – sottolinea il presidente Michele Lucente – ai colleghi Ezio e Dino Romano, che ha ricoperto la carica di presidente di Confindustria Crotone e da alcuni mesi anche di presidente della Sezione regionale Infrastrutture e Trasporti di Unindustria Calabria. Questo vile atto – ricorda Lucente – segue di poche settimane le vicende inquietanti che hanno colpito le Autolinee Federico di Locri, che in un rogo doloso ha perso molti autobus dedicati al trasporto passeggeri. Confindustria Crotone ribadisce la necessità di mantenere alta l’attenzione per evitare che un’escalation di azioni intimidatorie violente metta in ginocchio le imprese sane del nostro territorio, con inevitabili conseguenze dal punto di vista occupazionale. Poche settimane fa – scrive ancora Lucente – in Confindustria Crotone, alla presenza del questore, del capo della Squadra mobile e del procuratore della Repubblica, abbiamo ribadito con forza la scelta degli Imprenditori di stare con lo Stato. Siamo fiduciosi – commenta Lucente – nel lavoro che gli inquirenti e le Forze dell’Ordine continueranno a fare perché vengano arginati con fermezza atti criminosi contro le forze economiche sane ed operose del nostro territorio».
Crotone,
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