Crotone,
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Appello Aemilia, chiesta la conferma della condanna per Nicolino Grande Aracri

Appello Aemilia con rito abbreviato: magistrati della pubblica accusa hanno chiesto la conferma della pena a 6 anni e 8 mesi per il boss di Cutro Nicolino Grande Aracri e la riduzione della pena inflitta in primo grado al pentito Giuseppe Giglio. Giglio, che è considerato dagli inquirenti “il ministro dei lavori pubblici del clan”, era stato condannato a 12 anni e 6 mesi in promo grado, ma l’accusa ha chiesto la riduzionedella pena a 5 anni per la sua collaborazione.

La Procura generale di Bologna ha chiesto la conferma della pena ad 8 anni e 8 mesi per la consulente finanziaria emiliana Roberta Tattini che mise a disposizione del clan di ‘ndrangheta la sua professione e i suoi servigi, entrando di fatto nelle dinamiche della cosca. Fu lei, inoltre, che in una intercettazione si vantava di aver ricevuto nel suo studio la visita personale di Nicolino Grande Arcari e, fiera di ciò, se ne vantava col suo interlocutore. Come dire, una sorta di baciamano virtuale in salsa emiliana della professionista al boss di Cutro.

È stata chiesta anche la conferma della pena di primo grado per i due poliziotti Domenico Mesiano (8 anni e sei mesi) e Antonio Cianfalone (9 anni e 4 mesi). Per Mesiano in particolare l’accusa ha chiesto che venga cambiato il capo di imputazione da concorso esterno ad associazione mafiosa. Chiesta anche la conferma della condanna a 2 anni e 2 mesi l’ex tecnico comunale di Finale Emilia, Giulio Guerrini.