Ha chiesto scusa a tutti: alla famiglia di Davide, alla cittadinanza crotonese, a quella bolognese e a tutta Italia. Niccolò Passalacqua, il 23enne che ha aggredito Davide Ferrerio, che oggi si trova in uno stato di coma irreversibile, ieri ha risposto alle domande nel corso dell’udienza del processo con rito abbreviato, che si sta celebrando presso il tribunale di Crotone. Passalacqua si è definito anche lui una “vittima”, sostenendo di essere i mandanti di quella spedizione ad averlo incitato. Inoltre ha dichiarato di non aver usato nessun tirapugni, ricostruendo anche l’aggressione e che non avrebbe voluto uccidere Davide, vittima di uno scambio di persona. “Se lo avessi voluto fare – ha sostenuto – avrei portato con me un coltello o una pistola”.
Passalacqua ha poi detto di non essersi girato a vedere come stava Davide in quanto “era impaurito” aggiungendo che la ragazza e la madre “stavano male”, ma che invece di andare in ospedale sono andati a mangiare un cornetto.