La “Cena della legalità” si terrà all’agriturismo Giglio di Capocolonna, il prossimo 26 febbraio. Così hanno deciso i referenti crotonesi di Slow food, Libera, Arci e Lilt che hanno raccolto l’appello del curatore giudiziario Rosario Di Legami visto che da qualche tempo, nel corso dell’operazione Aemilia, la struttura si trova sotto sequestro preventivo. Una struttura molto nota nel Crotonese che ha ospitato tanti ricevimenti di matrimoni e che, secondo quanto emerso dalle carte di Aemilia, era gestito dalla famiglia Giglio legata alla cosca Grande Aracri di Cutro. Nei giorni scorsi proprio Giuseppe Giglio, uno dei principali imputati del processo Aemilia, ritenuto “un organizzatore della cosca in Emilia” ha deciso di collaborare con la giustizia ed ha iniziato a raccontare quello che sa. Il 26 febbraio prossimo, dunque, l’agriturismo ospiterà la cena della legalità voluta da Rosario Di Legami, amministratore giudiziario della struttura, per cercare di salvare i posti di lavoro dei dipendenti risultati privi di alcuna contestazione da parte dell’Autorità giudiziaria. La cena sarà preparata dagli chef e servita dai camerieri che lavorano nella struttura e avrà un costo di 30 euro.
Questo il menu:
Antipasti
– Dadolata di melanzana disidatrata su glassa di vino cotto e fichi appassiti con spuma di ricotta fresca della masseria De Tursi
– Lasagnetta di patate rosse silane con salsiccia e cacio cavallo
– Cesto casereccio su crema di peperoncino rosso dolce di Chiaravalle con polpette dello jonio in panuria morbida
– Petali di alloro farciti e dorati
Primi piatti
– Risotto carnaroli di Sibari al giglio nero con stagionato di Savelli in crosta e fedrurito
– Raviolo casereccio in salsa di pomodorino appeso e pesto di carciofo di Steccato
Secondo piatto
Trittico di carni = maiale nero /podolica/galline cresciute a terra in trittico di cotture con cicorietta e secre saltate al peperoncino e al pecorino crotonese
Dessert
Tortino d’arance
In crema di nocella