Salta il tubo appena riparato dagli operai Soakro
Tubo rotto punto e a capo. Sono passate solo poche ore dalla riparazione che gli operai della Soakro hanno effettuato in viale Regina Margherita, per la rottura di un grosso tubo della condotta idrica, che la cosa si é ripetuta. Più o meno nello stesso punto. Centinaia di litri d’acqua (vedi foto) che fuoriescono dalla conduttura di nuovo rotta più o meno nello stesso punto. Questo, inevitabilmente, potrebbe portare ad una nuova interruzione della fornitura di acqua alla città. È chiaro che esiste un problema grosso e che non dipende dagli operai Soakro, quanto piuttosto da una conduttura che ormai ha fatto il suo tempo e che andrebbe sostituita. Del resto più di un anno fa questo problema era stato sollevato dal tecnico Salvatore Scotta (titolare di una fonderia) che parlava di una durata di circa 50 anni di vita per la composizione chimica dei tubi di questa conduttura.
È evidente che quella che manca ed é mancata è una programmazione capace di sostituire di volta in volta la conduttura vecchia con una nuova. Anzi, secondo i ben informati, una nuova conduttura esisterebbe già, ma non può entrare in funzione per mancanza di collettamento dell’ultimo tratto. Sembra un po’ la barzelletta dei pazzi che devono superare cento cancelli e al novantanovesimo tornano indietro. Il risultato è che una riparazione, per quanto buona possa essere, non garantisce che un tubo marcio resti intatto, anzi è molto più probabile che la stessa riparazione provochi altre rotture, considerata la fragilità dell’impianto. La programmazione doveva essere in capo a chi gestisce una società che nel giro di pochi anni ha prodotto più perdite e assunzioni che benefici per chi paga le tasse. Compresa quella della depurazione che si trova in bolletta, ma che di fatto non avviene. E anche la ripetuta nenia dell’impianto di depurazione sottodimensionato ormai potrebbe non reggere più.