Uno stipendio, poi il silenzio. Non riescono proprio a trovare pace i dipendenti della Abramo Customer Care, che continuano a lavorare senza sosta, ma sono costretti a vivere alla giornata, senza notizie certe per il proprio futuro. Eppure questi sono giorni molti importanti, in cui si aspettano risposte dal tribunale, ma anche da Tim, il maggiore committente rimasto e che ha un contratto in scadenza tra due giorni. Nessuna notizia è trapelata in merito, né dallo stesso tribunale, né per il prosieguo della commessa e su eventuali conferme o meno dei volumi. Dal punto di vista istituzionale, dopo la grande manifestazione presso la Prefettura di Crotone, si è mosso poco o nulla. E quella, oggi, è sembrata più che altro una passerella fine e sé stessa.
Ovviamente in questo clima di incertezza non si sa bene nemmeno se e quando verranno corrisposti gli stipendi. È passato un mese e un giorno dall’anticipo per il mese di febbraio dell’80 percento delle competenze, poi saldate come da accordi entro il 10 marzo. Ma ad oggi non ci sono ulteriori notizie ufficiali, mentre si continua a chiedere impegno e lavoro, senza però avere in cambio risposte. Tutto insomma come negli ultimi anni, anche l’arrivo dei commissari, fino ad ora, non ha cambiato di molto le cose. Almeno nella comunicazione. Una mancanza che, ovviamente, incide in maniera negativa anche sugli stessi dipendenti, stremati da questa situazione.