Crotone,
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14 luglio, Lungomare di Crotone: cronaca di una rivolta

Erano passate da poco le 20 di un normale venerdì sera di mezza estate, quando i vigili urbani, accompagnati dai Carabinieri del comando provinciale di Crotone, si sono recati sul lungomare cittadino presentandosi davanti ai commercianti e chiedendo loro di esibire le autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico. In pochi minuti il caos totale, non trovando la documentazione dei locali in regole le forze dell’ordine hanno invitato gli esercenti a sgomberare il suolo pubblico, invitato chi stava cenando o consumando alimenti e bevande seduti ai tavolini all’aperto ad alzarsi immediatamente. Una scena davvero incredibile si è consumata sotto gli occhi degli sbigottiti crotonesi e dei pochi turisti presenti in città. Partendo da piazzetta Rino Gaetano Carabinieri e Vigili hanno sgomberato a poco a poco l’interno Lungomare non trovando nemmeno uno dei locali in regola. I commercianti per protesta hanno chiuso anche le attività interne, e in pochi minuti si sono riuniti per mettere in atto una protesta.

Verso le undici, i proprietari dei locali seguiti da un numeroso gruppo di persone che passeggiavano sul lungomare, hanno poi deciso di recarsi davanti alla Prefettura. «Non ci muoviamo da qui fino a quando qualcuno delle istituzioni non viene a parlare con noi» questo il grido di Franco Mano e di altri colleghi. I commercianti, infatti, avevano più volte spiegato ai giornalisti e alle forze dell’Ordine di aver regolarmente versato i tributi richiesti per le autorizzazioni, ma che in difetto fosse il Comune che, nonostante la stagione estiva iniziata da tempo ormai, non avesse provveduto a concludere le pratiche. Da quanto è stato possibile apprendere anche nei pagamenti di alcuni c’erano dei difetti.

Dopo circa mezz’ora di protesta davanti alla Prefettura ad incontrare i cittadini è stato il sindaco in persona. Ugo Pugliese ha spiegato ai cittadini che avrebbe fatto il possibile per fare il quadro della situazione e per provare a sistemare la questione. I cittadini però non hanno abbandonato il luogo della manifestazione fino a quando il sindaco gli ha concesso l’apertura dei locali nel fine settimana, rimandando la questione burocratica a lunedì mattina.