Crotone,
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Vittorio Feltri e il suo veleno contro il Sud, un consiglio: “Assaggia la polenta con la nduja”

A 76 anni dovresti goderti la pensione, fare delle lunghe passeggiate per ossigenare l’unico neurone che ha ispirato la pubblicità di una famosa acqua (c’è nessuno?), portare il cane a fare i bisognini al parco e poi magari leggere qualche libro di storia e di economia. Questo ti aiuterebbe ad essere meno acido, meno livoroso, a produrre meno bile.

Chiariamoci subito, ci sono 76enni e persone anche più grandi di età che riescono a dare ancora tanto all’Italia e gli italiani e per i quali ci auguriamo che la pensione (intellettuale) non arrivi mai, ecco non è il tuo caso.
Ora, senza voler riprendere la storia della Magna Grecia, dei Romani, delle culture del Sud rispetto alla calata di barbari e lanzichenecchi dalle terre del Nord, ti inviterei davvero a leggere e informarti, visto che tra l’altro fai il giornalista. Non voglio nemmeno apparire come quello che prende le parti di questo Governo perché davvero, credimi, non mi interessa.

Io lo so che tu devi rispondere a determinati parametri, altrimenti col cavolo che facevi il direttore di certi giornali. Io lo so che quello che scrivi lo pensi davvero, ma semplicemente perché sei ignorante, nel senso che ignori. Ignori i rifiuti tossici smaltiti dalle grandi industrie del Nord in Campania e Calabria; ignori il grande apporto di intellighenzia e manodopera del Sud al Nord; ignori la storia dell’Unità d’Italia, quella vera però; ignori che al Nord c’è un problema mafie molto più grande che al Sud: Ignori tutto questo perché fa comodo a te e ai tuoi datori di lavoro.

Sei perfino arrivato a straparlare male di un colosso della letteratura come Andrea Camilleri. Ti dedicati un video in quell’occasione che spero tu abbia visto, ma dubito. (Guarda video).

Vedi tu sei la parodia del personaggio di Crozza, quello vero è lui.

Avresti bisogno di una maestra che ti faccia apprendere l’A, B, C della cultura italiana, delle buone maniere. Certo ne avresti bisogno, ma hai 76 anni, parli come il peggior frustrato lanzichenecco, non conosci i territori, la storia, la letteratura. Forse non sei mai nemmeno sceso più a sud di Vimercate, ma ti perdoniamo. Così come ti hanno perdonato la storia dei pedofili per la quale eri stato radiato dall’Ordine dei Giornalisti. Ti perdoniamo non per una questione cristiana e cattolica, quanto piuttosto perché davanti a cotanta ignoranza non abbiamo altra arma che il perdono, sperando che prima o poi (ma ormai sembra davvero tardi) qualcuno possa darti una sculacciata per non essere stato attento alle lezioni a scuola. Cattivo Vittorio, non si prendono in giro quelli migliori di te, nemmeno quelli peggiori, anche se nel tuo caso è davvero difficile trovarne.

Del resto come dimenticare il tuo grande rispetto per le donne, per il Papa, per i lavoratori ecc. ecc.

Un saluto e un abbraccio da un uomo del Sud che capisce il Nord, che vive serenamente sia a Nord che a Sud e che mangia la polenta con la nduja di Spilinga, sorseggiando un rosso Cirò o un Barolo di annata. Dai Vittorio sii più onesto con te stesso e smettila di urlare ai tuoi elettori che il Sud fa schifo, ormai non ti crede più nessuno, nemmeno tu credi a te stesso.

Faccio davvero fatica a concepire, viste le tante qualità che apprezzo in molti miei amici “nordici”, come sia possibile che il Nord abbia potuto produrre uno come te.

Concordo invece, se riferito a te, il titolo del tuo editoriale di oggi: “Peggio di così non poteva capitarci”, e lo vieni a raccontare a noi che ti sopportiamo da sempre?

A, mi raccomando, raccogli la pupù del cane, altrimenti sporchi il parco.