Crotone,
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Sentenza della Cassazione, Avvocatideiconsumatori: “Il Comune riduca la tassa sui rifiuti”

Riceviamo e pubblichiamo

“Avvocatideiconsumatori ha scritto una lettera indirizzata al Sindaco e a tutta la Giunta del Comune di Crotone, per invitarlo a prendere atto della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione n. 22531/2017 che inevitabilmente accende i riflettori sulla città di Crotone, dove tutti i cittadini vivono la costante contraddizione di dovere pagare un esosa tassa per la raccolta dei rifiuti a fronte di un servizio di raccolta inefficiente e fatiscente. Crotone è una delle poche città nelle quali la raccolta differenziata è ancora un miraggio. La sentenza della Corte di Cassazione è carica di buon senso e mette freno alle richieste di un’amministrazione che non ha ben chiaro cosa significa la parola “emergenza rifiuti”. Parola che a Crotone è evidente non solo vicino i bidoni della spazzatura, ma anche tra l’erba, nei canali di scolo delle acque, nelle campagne, e sulle strade. La Cassazione ha stabilito che l’amministrazione comunale deve ridurre almeno del 40% la tassazione della TA.RI. in presenza di emergenza “per il solo fatto che il servizio di raccolta, debitamente istituito e attivato, non venga poi concretamente svolto, ovvero venga svolto in grave difformità rispetto alle modalità regolamentari relative alle distanze e capacità dei contenitori ed alla frequenza della raccolta; così da far venire meno le condizioni di ordinaria e agevole fruizione del servizio da parte dell’utente”. A Crotone la raccolta differenziata è ancora una chimera. La riduzione della tassa ha senso per ripristinare un equilibrio tra costi e servizio. La nostra associazione si augura che il Comune possa applicare quanto disposto dalla Corte di Cassazione senza costringere i cittadini a ricorrere legalmente. Non è la prima volta che l’amministrazione comunale ignora una sentenza così importante, basta pensare alle due sentenze emesse dalla Corte di Cassazione che hanno riconosciuto il diritto al Comune di Pineto e di Termoli di ottenere dall’Eni il pagamento dell’IMU per la presenza delle piattaforme in mare, portando alle casse del Comune diversi milioni di euro”.

Avocatideiconsumatori

Staff Legale