A Crotone c’è un eccesso di patologie tumorali e, secondo il quinto “Rapporto Sentieri”, pubblicato sulla Rivista dell’associazione italiana di epidemiologia dal titolo “Epidemiologia e prevenzione”, spesso in relazione agli inquinanti rilasciati dalle industrie che per 70 anni su questo territorio hanno operato tra chimica e metallurgia.
Nelle conclusioni il rapporto Sentieri fa presente che “necessità un potenziamento della sorveglianza epidemiologica nell’area di Crotone”.
Nessun processo celebrato nel Tribunale di Crotone, invece, ha stabilito nessi tra la morte di operai, mogli o loro familiari, e la produzione di contaminanti.
Tutti i processi celebrati a Crotone sono finiti nella cosiddetta “bolla di sapone”, mandando assolti imputati oppure prescritti molti reati. Il processo più grosso “Black Mountain” non superò l’esame del Gup e non portò a nessun dibattimento, mentre nei processi per le morti da amianto gli imputati furono tutti assolti o prescritti.
Ecco cosa dice in forma integrale il quinto “Rapporto Sentieri” su Crotone.
SEZIONE TUTTE LE ETÀ
MORTALITÀ
La mortalità presenta in entrambi i generi eccessi per tutte le cause e per tutti i tumori. Fra le cause di interesse eziologico a priori si osserva un eccesso di malattie respiratorie nella popolazione femminile.
OSPEDALIZZAZIONE
Si rilevano in entrambi i generi eccessi relativi a tutte le cause naturali, a tutti i tumori maligni e alle malattie respiratorie nelle donne. Si segnalano eccessi delle malattie degli apparati digerente e urinario in entrambi i generi, e di malattie dell’apparato circolatorio negli uomini. Per le cause di interesse a priori si osserva negli uomini un difetto per asma, e nelle donne eccessi per tumore maligno del colon retto e per le malattie respiratorie.
SEZIONE PEDIATRICO-ADOLESCENZIALE-GIOVANILE
MORTALITÀ
Il numero ridotto di decessi osservati non consente di delineare un chiaro profilo di mortalità per le diverse cause selezionate. Si evidenzia a un eccesso della mortalità generale nella classe di età giovanile (52 osservati; SMR=152; IC90% 121-191).
OSPEDALIZZAZIONE
Il numero di ricoverati per tutte le cause naturali risulta in eccesso rispetto all’atteso in tutte le classi di età analizzate compreso il primo anno di vita, classe in cui si osserva un eccesso anche per le condizioni morbose di origine perinatale (1.062 osservati; SHR=111; IC90% 106-117). I tumori del sistema nervoso centrale fanno registrare eccessi di ricoverati in età pediatrica, adolescenziale e giovanile. Altri eccessi di ricoverati riguardano in dettaglio il linfoma di Hodgkin tra i giovani adulti (11 osservati; SHR=170; IC90% 104-277) e le malattie respiratorie acute tra gli adolescenti (78 osservati; SHR=144; IC90% 119-173). Un difetto di ricoverati per leucemia si osserva in età pediatrica.
ALTRI RISULTATI DI INTERESSE
Numerose sono le cause di morte potenzialmente ascrivibili alla contaminazione ambientale (vedi Discussione), fra esse i tumori epatici (uomini: 61 osservati; SMR=129; IC90% 104-159 – donne: 45 osservati; SMR=170; IC90% 133-217), polmonari (uomini: 201 osservati; SMR=120; IC90% 106-134 – donne: 38 osservati; SMR=125; IC90% 96-164), renali (uomini: 24 osservati; SMR=166; IC90% 119-232 – donne: 9 osservati; SMR=147; IC90% 85-252). L’eccesso di mesotelioma pleurico nella popolazione maschile (5 osservati; SMR=281; IC90% 137-578) era già stato segnalato nel primo Rapporto del progetto Sentieri e riflette la presenza d’amianto largamente utilizzato come isolante termico nel polo industriale di Crotone. L’analisi dell’ospedalizzazione conferma il dato relativo ai tumori epatici (uomini: 78 osservati; SHR=132; IC90% 109-158 – donne: 37 osservati; SHR=154; IC90% 118-202), polmonari (uomini: 230 osservati; SHR=123; IC90% 110-137 – donne: 51 osservati; SHR=121; IC90% 96-152) e renali (uomini: 75 osservati; SHR=145; IC90% 120-176). Vi è inoltre un eccesso di ricoverati per tumore maligno della pleura negli uomini, anche se affetto da incertezza (10 osservati; SHR=153; IC90% 92-256). Alla luce dell’elevata contaminazione da cadmio, particolarmente rilevante appare il dato relativo ai ricoveri per nefrite, sindrome nefrosica, nefrosi, comprese le insufficienze renali (uomini: 496 osservati; SHR=136; IC90% 126-146 – donne: 393 osservati; SHR=143; IC90% 131-155) (Tabella CCC_RIC)
DISCUSSIONE, CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI
Un recente studio relativo al sito di Crotone ha consentito di descrivere il quadro d’insieme della contaminazione ambientale. Le aree industriali dismesse di Crotone comprendevano un polo chimico e un polo metallurgico, finalizzato quest’ultimo alla produzione dello zinco. Discariche ed aree di smaltimento abusivo di rifiuti industriali si trovano inoltre sia a Crotone, sia a Cassano allo Ionio e a Cerchiara Calabrese. Nel suolo dell’area industriale di Crotone e nelle acque sotterranee si riscontrano elevate concentrazioni di metalli pesanti, in particolare cadmio, piombo e zinco; nell’area portuale anche arsenico, mercurio, cromo e rame. Viene inoltre segnalata contaminazione da DDT. Nel paragrafo «Altri dati di interesse» sono riportati dati associabili alle contaminazioni citate. La dovizia di informazioni sulla contaminazione delle diverse matrici ambientali e il riscontro di numerosi eccessi di mortalità e ospedalizzazione di patologie per le quali un ruolo eziologico degli agenti inquinanti presenti è accertato o sospettato, concorrono a indicare la necessità di un potenziamento della sorveglianza epidemiologica nell’area di Crotone.
Scarica rapporto e tabelle Quinto rapporto Sentieri