Crotone,
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Lettera a CrotoneNews, Covid: l’odissea di un docente che vuole vaccinarsi

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Riceviamo e pubblichiamo

“Il 31/3 vengo convocato con i colleghi dell’ITC di Crotone per le vaccinazioni al centro di salute mentale di Tufolo-Farina. Porto con me la scheda anamnestica redatta dal medico di base da dove mi risulta, oltre all’ipertensione, un ricovero per trombosi all’occhio destro nel 2004; il mio medico curante mi dice che è consigliabile che faccia il Pfizer. Al centro vaccinazioni prima di sottopormi a vaccinazione, il medico addetto vista la trombosi mi suggerisce la stessa cosa, allora rifiuto Astrazeneca, e su loro consiglio mi prenoto sulla piattaforma dove tra Soverato e Lamezia Terme (Crotone?) scelgo Soverato (per il 2/4).

Ci vado, ma lì mi ritrovo assegnato nella lista per Astrazeneca 😂, rifiuto torno a Crotone e vado direttamente al centro di vaccinazione. Chiedo di parlare con il responsabile che, dopo aver valutato la mia situazione, mi consiglia di recarmi presso la SAUB per chiedere il codice di esenzione per la trombosi.

cChiedo alla SAUB, ma mi riferiscono che non essendo una malattia cronica non esiste un codice di esenzione per la trombosi.

Torno oggi al centro di salute mentale per sentire il responsabile di cui sopra, ma era assente. Il medico di turno mi dice che io non ho codice di esenzione valido per essere dichiarato fragile e non essendoci controindicazioni da parte del SSN posso fare Astrazeneca. Risponde un altro medico presente e mi suggerisce che comunque entro stasera l’Ema si pronuncerà su eventuali limiti sull’uso di Astrazeneca 😂, mi metto di nuovo in allarme, segno che non sono il solo ad avere qualche perplessità. Decido di aspettare la decisione dell’Ema.

Io di medicina me ne intendo poco, pago le imposte con la consapevolezza che così tutti possano avere una sanità efficiente, penso alle persone disagiate, quelle meno protette, con meno sicurezze sociali non solo economiche, quelle che non hanno istruzione, quelli che non sanno come difendersi e capisco che devono vivere proprio male, specie loro devono subirne di tutti i colori da una sanità così maltrattata”.

Lettera firmata