Crotone,
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Cotticelli, l’usciere e le voci fuoricampo della sanità calabrese

“Domani sarò cacciato da qui”. Che poi, quel domani sarebbe oggi, visto che l’intervista del generale in pensione Saverio Cotticelli, è andata in onda ieri su Rai 3 nel corso del programma Titolo V. Minuti interminabili per il commissario straordinario della Sanità in Calabria, che di certo non è stato aiutato dalle “voci fuoricampo” che, anzi, hanno reso ancora più evidente l’approssimazione con la quale è stata gestita l’emergenza. Una domanda è sui posti attuali in terapia intensiva che secondo Cotticelli “abbiamo raddoppiato” per poi essere smentito nei numeri dal cronista. A dar man forte al commissario una voce fuoricampo che dice “ce ne sono 55 in più”. Ma qual è la fonte risponde il cronista. “No, non è il mio mestiere, io sono l’usciere…”. Se non ci fosse di mezzo una zona rossa con le saracinesche abbassate per migliaia di esercenti sarebbe addirittura una situazione comica, anche perché il pensiero va subito al grande Maccio Capatonda. Ma di comico non c’è proprio nulla. Anzi, Cotticelli scopre in diretta che il piano per l’emergenza, che avrebbe dovuto portare a 280 posti in terapie intensive, l’avrebbe dovuto fare lui. Bandi che, secondo Arcuri, entro il tre novembre dovevano già essere pronti. “Mi sto documentando – aggiunge Cotticelli – le darò la risposta a stretto giro”. Ma dovevano essere fatti entro il tre novembre risponde il giornalista. “E si… ma ci siamo” sostiene Cotticelli”. E’ un trionfo di “stiamo verificando”. A rendere ancora più imbarazzante la situazione ci pensa qualche altra voce fuori campo che lo ammonisce senza nemmeno tanto timore: “La devi finire di andare alle interviste impreparato”. Una volta preso il documento Cotticelli scopre di essere il responsabile del Piano operativo Covid per la Calabria, leggendolo insieme al giornalista. “Lo stiamo realizzando e la settimana prossimo è pronto”. Si rende conto che questa è una cosa grave? “Domani mattina – afferma con tono sommesso Cotticelli – sarò cacciato da qui”.