Su iniziativa della sezione Ondif – Crotone e con la fattiva partecipazione del C.O.A., è stato siglato il protocollo per la nomina del Curatore speciale del minore.
I presidenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, avv. Tommaso Vallone, di Ondif sez. Crotone, avv. Rosa Patrizia Vincelli, del Tribunale di Crotone, d.ssa Mariavittoria Marchianò, e del Tribunale per i minorenni, d.ssa Teresa Chiodo, sono i soggetti coinvolti e firmatari del menzionato accordo.
Con l’entrata in vigore della riforma del processo civile, che ha preso avvio con legge n. 206 del 26.11.2021, gli interventi sul processo di famiglia e minorile hanno prodotto delle rilevanti novità e, in particolare, la figura del curatore speciale del minore ha subito degli assetti assai innovativi e importanti, avendo il Legislatore colmato una lacuna che riguardava proprio i presupposti e la nomina di tali ruoli. Ecco, quindi, la necessità e l’urgenza di intervenire, anticipando anche quelle che sono state le linee guida dettate dal CNF.
Ferma restando la necessità della nomina del curatore speciale nell’ipotesi di conflitto di interessi del minore con il proprio genitore, la riforma è intervenuta tipizzando le ipotesi, obbligatoria e facoltativa, in cui l’autorità giudiziaria deve o può nominare il professionista in questione.
L’Avvocatura è chiamata a svolgere, con competenza quasi specialistica, una delicata funzione, in una materia già così delicata, in cui i principi di indipendenza, competenza, correttezza e lealtà sono delle pietre miliari, da cui non sarà dato discostarsi, nell’approccio non solo con il minore, ma con tutte le parti coinvolte nel processo.
La riforma ha, infatti, introdotto la possibilità per il curatore speciale di avere poteri di natura sostanziale. Accanto ai poteri suoi propri (costituzione in giudizio, ricevere notifiche, ecc) il curatore speciale del minore potrà incidere fattivamente per la risoluzione di gravi conflitti e per il superamento delle impasse che si possono verificare nei casi di affidamento condiviso e di affidamento ai servizi, nonché operare al di fuori del processo anche, e soprattutto, nel delicatissimo compito dell’ascolto del minore.
Nel “nuovo” curatore speciale del minore vengono a concentrarsi le separate figure del curatore e del difensore del minore, dal momento che tale figura assume anche le vesti di difensore tecnico del minore. Ecco, quindi, che tale ruolo, così importante e delicato, sarà consentito, solo a quegli avvocati iscritti all’Albo da almeno tre anni e che abbiano frequentato un corso di formazione specifico oppure, alternativamente, abbiano esercitato il ruolo di tutore, curatore, difensore del curatore del minore, in almeno 5 procedimenti diversi, ovvero dimostrino una formazione /esperienza specifica nel settore.
Solo gli avvocati iscritti allo speciale albo tenuto e aggiornato dal COA di Crotone, potranno essere chiamati dal Presidente del Tribunale Ordinario o dal Tribunale dei Minorenni a svolgere tale compito.
La soddisfazione per la sottoscrizione del citato protocollo è evidente non solo per i rilevanti aspetti pratici che merita una figura così importante. Segno tangibile della sensibilità e dell’impegno che hanno da sempre guidato Ondif – Crotone verso le tematiche della famiglia e dei minori e che oggi la vede proponente e firmataria di uno dei primi protocolli firmati in Calabria in materia di curatore speciale del minore e, comunque, tra i primi anche in Italia.