Crotone,
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Migrante partorisce, il medico del Cara la va a trovare e scrive una lettera commovente

La neonata e nel riquadro Orlando Amodeo

La Caposala della Ginecologia è rimasta sorpresa quando stamattina sono andato a trovare tua mamma, che ti aveva partorito da poco (la Caposala non sa l’inferno che tua mamma ha attraversato: fame, sete, deserto, gabbie e mare, con te nel pancione).
Quando ci siamo avvicinati al lettino tua mamma era girata verso la finestra, occhi chiusi, un po’ sofferente. “Bonjour Meria” ho detto, solo questo.
La Caposala della Ginecologia è rimasta sorpresa quando tua mamma si è girata di scatto, si è alzata dal letto, mi ha tirato verso di sé e sorridendo mi ha abbracciato forte, tanto forte.

La Caposala della Ginecologia è rimasta sorpresa quando ho accarezzato i capelli di tua mamma, quando ho asciugato le lacrime di gioia che le scendevano dagli occhi e quando, abbassando la mascherina, le ho baciato la fronte.
30 secondi, non di più. Un abbraccio infinito di 30 secondi.
La Caposala della Ginecologia è rimasta sorpresa quando tua mamma mi ha detto con dolcezza: “Merçi docteur” ed io le ho risposto: “Merçi à toi ma chère”.
E mentre andavo via, dicendo che più tardi sarebbe venuto, dal Cara di S. Anna, il tuo papà a trovarti e a darti il nome, la Caposala della Ginecologia mi ha guardato negli occhi… e mi ha detto: “Grazie dottore”.
Ed io: “Né Meria, né Lei mi dovete ringraziare. Mi ha già ringraziato la vita!”.

La Caposala della Ginecologia è rimasta…. felice!

Orlando Amodeo

(già medico capo della Polizia di Stato)