Bassano del Grappa,
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Lettere a CrotoneNews, Suore della Divina Volontà: “Italia da Paese accogliente a xenofobo e razzista”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera indirizzata a Matteo Salvini e Luigi Di Maio dalle Suore della Divina Volontà che da sempre mettono a disposizione di migranti e Rom la loro opera di volontariato.

“Noi suore della Divina volontà, riunite nella consueta assemblea annuale che ci vede insieme, provenienti da più parti del mondo, avvertiamo l’urgenza di esprimere, anche noi come molti in questi giorni, la nostra opinione e il nostro dolore riguardo agli avvenimenti che vedono coinvolte Italia ed Europa. Le vicende riguardanti il mancato soccorso di migranti in mare, il respingimento di barconi sulle coste libiche, le dichiarazioni su provvedimenti nei confronti dei cittadini Rom, ci lasciano inquiete e amareggiate. L’Italia e gli italiani sono sempre stati riconosciuti per la loro capacità di accoglienza. Ora i fatti sembrano, con più evidenza che nel passato, indicare una via di chiusura razzista e xenofoba che non fa bene al nostro paese. La Guardia Costiera italiana ha sempre svolto in questi anni importanti operazioni di soccorso in mare, portando in salvo migliaia di persone. Ci chiediamo perché oggi si delega questo atto umanitario alla Libia, Paese con governo instabile, non in grado di garantire i diritti umani fondamentali e ancora privo di una Centrale operativa nazionale di coordinamento degli interventi di soccorso in mare? Ricordiamo, tra l’altro che sulla Guardia Costiera libica gravano pesanti accuse di “condotte violente durante le intercettazioni in mare e collusione con i trafficanti”, come evidenziato da un recente Rapporto di Amnesty International. A questo proposito, ci sembra pressoché impossibile pensare a centri di raccolta e di identificazione dei migranti in località notoriamente poco controllabili come i paesi ai confini con l’area sud della Libia. Abbiamo già sperimentato le gravi difficoltà incontrate dall’UNHCR ad entrare nei campi libici. Si sa inoltre che migranti, compresi donne e bambini, respinti dall’Algeria verso il Niger sono abbandonati nel deserto; che per ogni migrante morto nel Mediterraneo ce ne sono almeno due persi nel deserto. Ecco cosa succede ai migranti prima di arrivare sulle coste libiche. L’UE ha finanziato i paesi del nord Africa perché frenassero gli arrivi di persone dai paesi del Centro Africa verso le nostre coste, ma non crediamo che questo sia il prezzo da far pagare a chi fugge dalla guerra o comunque dalla fame. Di questi nostri fratelli ne abbiamo conosciuto personalmente storie e vite, per averne accolti e aver condiviso con loro tratti di strada. Chiediamo al governo italiano di mettere in atto azioni umanitarie conseguenti allo spirito della nostra costituzione e alla solidarietà che crediamo ancora ci contraddistingua come popolo; di evitare atteggiamenti e parole che incitino alla diffidenza e alla discriminazione di persone appartenenti a etnie o a fedi differenti da quelle della maggioranza. Chiediamo alla comunità europea, di cui siamo parte, di prendere concrete risoluzioni a favore delle popolazioni svantaggiate del Sud del mondo, correggendo quelle azioni che dipendono dal nostro occidente e che sono causa, nei loro territori, di diseguaglianze, povertà, conflitti; di favorire attraverso il nuovo trattato per il controllo delle migrazioni la decriminalizzazione della solidarietà – il salvataggio in mare è un obbligo non solo morale -, la creazione di passaggi sicuri per i rifugiati, protezione delle vittime di abusi da parte di chi gestisce a vari livelli il traffico di esseri umani, la presa in carico di quanti chiedono di essere accolti, secondo le possibilità di integrazione che i singoli paesi hanno o possono costruire. Non vogliamo dimenticare che, pur avendo pagato a caro prezzo alcune derive, radici umanistiche di solidarietà accomunano le nazioni europee”.

Suore della Divina Volontà