“I grandi Cara (centro di accoglienza per richiedenti asilo) non hanno senso e non favoriscono l’integrazione”. Lo ha detto Gennaro Migliore, presidente della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattenimento, parlando con i giornalisti al termine di una visita al Cara di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto.
“A noi – ha detto Migliore – non sfugge tutta la complessità che si trovano ad affrontare i responsabili dell’ordine pubblico e i funzionari dello Stato che operano nelle condizioni che sono oggettive di tagli di personale e anche di risorse. Riteniamo di dover riscontrare, anche a livello nazionale, la richiesta di maggiore incremento delle dotazioni di personale e finanziarie per affrontare condizioni che non sono nuove rispetto alla condizione che ci troviamo oggi di fronte con la presenza così massiccia di migranti: la meta di quelli che sono presenti in Calabria sono concentrati tra il Cara di Sant’Anna e progetti Sprar per minori non accompagnati”. “È evidente – ha concluso Migliore – che per questo motivo questa commissione è stata e sarà sempre molto esigente nei confronti delle strutture che gestiscono questi centri”.
“Come commissione manteniamo una valutazione complessivamente non favorevole ai grandi insediamenti tipo il Cara di Crotone o il Cara di Mineo o i grandi Cara come quelli di Bari o di Gradisca, perché non sono un modello di integrazione e non determinano una condizione di soddisfacimento dei requisiti minimi dei diritti umani”. “Non a caso – ha proseguito – abbiamo insistito sulla provincia di Catania e adesso con la provincia di Crotone dove, tra richiedenti asilo in attesa di pronunciamento della commissione, ricorsi che vengono poi veicolati dal Tribunale di Catanzaro e persone che nell’accordo di Dublino devono rientrare in questo territorio, si genera un intasamento che non è equamente distribuito sul piano nazionale e comporta un allungamento dei tempi”. “Anche se le notizie fornite – ha aggiunto il presidente della Commissione di inchiesta – sono state per una tendenziale riduzione dei tempi di espletamento di queste pratiche, noi le consideriamo insufficienti. Proprio per questo chiediamo che vi sia un maggiore investimento anche nell’attività giurisdizionale da parte del Governo, così come avevamo chiesto per Catania e così come positivamente ho riscontrato nelle ultime dichiarazioni del ministro Orlando che ha valutato di dover incrementare un progetto che sta realizzando con il Csm per canali che possano velocizzare le risposte”.
Crotone,
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Immigrati, Commissione parlamentare: “I grandi Cara non hanno senso”
