Il Crotone calcio sceglie il green. La società calabrese ha deciso di provare a indossare una maglia speciale realizzata con materiale particolare: poliestere 100%, che si ottiene riciclando 12 bottiglie di plastica. Il PET polietilene tereftalato) viene prima raccolto e successivamente trattato fino ad ottenere un filato utile per realizzare la maglia.
L’iniziativa, che fa parte del progetto educativo “Da un mare di plastica a un mare di risorse!”, avviato nel luglio 2020 per sensibilizzare i più giovani sui temi ambientali e prevenire l’abbandono dei rifiuti in mare e sulle spiagge, nasce dalla preziosa collaborazione tra il Polo Net Calabria e Corepla. Un’idea che si arricchisce quest’anno di un ulteriore tassello: la distribuzione di un vademecum sulla raccolta e sul riciclo della plastica e che sarà distribuito nelle scuole primarie e secondarie di primo grado di Crotone, Reggio Calabria, Cosenza, Soverato e tutte le località turistiche del versante tirrenico e ionico.
Il Crotone si fa portavoce di un messaggio forte nei confronti dei propri tifosi e dei simpatizzanti che seguono la squadra del presidente Gianni Vrenna.
“Quella con la società pitagorica è una partnership importante per Corepla, perché nasce dalla scelta forte del club di dare un contributo concreto ai temi della sostenibilità ambientale – ha detto il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo –. Una scelta green, che speriamo possa essere seguita anche da altre società sportive. L’obiettivo è quello di rafforzare la consapevolezza dei cittadini sul tema dei rifiuti che, se raccolti separatamente, possono rappresentare una vera e propria risorsa per l’ambiente. Auspichiamo di poter essere d’ispirazione per i tifosi, affinché assumano sempre un comportamento virtuoso e responsabile, cercando di fare una raccolta differenziata sempre più di qualità”.
“La nostra società – dice il presidente del Crotone, Gianni Vrenna – è da sempre sensibile ai temi ambientali e ogni mezzo è utile per promuovere una sana cultura di sostenibilità. Noi lo facciamo attraverso il calcio, cercando di coinvolgere i nostri tifosi, ma anche la gente comune. C’è tanto da fare, ma dobbiamo necessariamente partire da un percorso che coinvolga i più giovani che, fortunatamente, sembrano essere molto attenti su questo tema che riguarda il futuro di tutti”.