Crotone,
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Crotone, lettera in redazione: “Amore e pregiudizio, se un ragazzo di colore salva la vita ad un uomo ferito”

L'ospedale di Crotone

Riceviamo e pubblichiamo

“Una storia come tante, che inizia con il pregiudizio, quando si ha di fronte un ragazzo di colore appena entrato nel pronto soccorso e, invece, non ci si rende conto di trovarsi davanti una persona normale che ha la predisposizione di aiutare il prossimo, questa è la storia…

In sala d’attesa del pronto soccorso, in un momento di calma piatta, si sente un vociare incomprensibile e la curiosità porta tutti fuori. La vista è di un uomo di mezza età con una ferita sulla coscia e al suo fianco un ragazzo di colore, entrambi con abbigliamento di lavoro e sporchi di terra e polvere. L’uomo abbassando i brandelli di jeans rivela una lacerazione profonda, causata da un taglio di motosega. Questi si sarebbe sicuramente trovato in una situazione molto più grave, se al suo fianco non avesse avuto l’operaio che prontamente ha avuto l’intuito di rallentare il circolo del sangue con un laccio emostatico di fortuna, usando una cintura. Se non fosse stato per questo ragazzo, l’uomo durante il tragitto, avrebbe perso molto sangue e forse anche la vita, confermato da uno dei primi soccorritori sanitari. Spesso, soprattutto negli ultimi tempi, il pregiudizio porta a conclusioni affrettate e nella maggior parte dei casi, del tutto errate. Concludo con una frase che racchiude il vero senso dell’umanità e dei valori che più la cantraddistinguono: “Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l’amore, per il cuore umano, è più naturale dell’odio”. (Nelson Mandela)

Rosy Guzzetti e Elvira Campanale