Pubblichiamo di seguito due teatimonianze per ricordare il prof. Alfredo Facente, deceduto il 5 agosto scorso e colonna portante del nuoto crotonese alla metà degli anni ’50. Due volte campione d’Italia nei 50 dorso con record italiano.
“Questo papà, che insegna al suo piccolo Aurelièn a mantenersi a galla in piscina, è Alfredo Luigi Facente, uno dei miei più cari amici, Maestro di sport e di vita, venuto ieri a mancare. Nato a Crotone, diede lustro sportivo alla sua città, allenandosi in mare aperto con le corsie delimitate da sugheri che gli stessi atleti posizionavano. Si specializzò nel “dorso” e sconfisse tutti gli atleti blasonati nazionali, che si allenavano al coperto assistiti dal fior fiore dei tecnici di allora. Per ben due volte Campione d’Italia nel 1954 e nel 1955 entrambe le volte con record italiano, rimasto a lungo imbattuto. Nel 1954 portò al terzo posto agli assoluti italiani la staffetta 4×100 mista maschile (Facente, Petrolillo, Minicò e Salvemini), creando il vuoto dietro di lui alla prima frazione. Aveva allora soltanto 15 anni. Da “grande”, laureatosi a Roma in lingua e letteratura francese, ha insegnato nelle scuole della sua provincia, trattando i suoi numerosissimi alunni con dolce bonomia. Quando andavo in vacanza al villaggio Valtur di Capo Rizzuto, lui veniva a trovarmi e trascorrevamo incredibili giornate insieme, nuotando fino ad un miglio ed oltre dalla spiaggia, poi ci fermavamo ad ammirare quel panorama mozzafiato e a raccontarci storie e fatti del passato (con lui frequentai il corso allievi ufficiali di complemento e poi da sottotenenti ci ritrovammo nella capitale. In quel periodo mi invitò al Circolo Canottieri Aniene a nuotare con lui. Mi misi in corsia 8 e feci diverse vasche a stile, mentre intorno a lui si formò una folla di atleti, giudici, cronometristi, che gli chiesero di segnargli il tempo! Eravamo nel 1968, dopo bel 14 anni dai suoi record, il vecchio leone quando scendeva in acqua faceva ancora sperare!). Riposa in pace, amico mio”.
Antonio de Roberto
“Oggi sono molto triste.
Tanti ricordi si affollano nella mia mente.
Un caro amico di Rudy se n’è andato.
Un caro amico, uno dei pochi che nei lunghi giorni di sofferenza, è stato sempre presente con il rumoroso affetto che lo contraddistingueva.
Non lo dimenticherò mai, non dimenticherò i bacetti che ha sempre mandato ai miei figli. Non dimenticherò le sue narrazioni leggendarie delle imprese natatorie che lo hanno contraddistinto in gioventù. Non dimenticherò mai l’espressione della sua curiosa soddisfazione per i tempi delle giovani leve del nuoto crotonese, fra cui mio nipote Buccia, sui quali si intratteneva con mia sorella. Non dimenticherò mai le sue simpatiche conversazioni con Zia Teresa.
Non si dimentica facilmente un Uomo semplice, buono e generoso come lui.
Ciao Alfredo, con la tua bicicletta percorri le vastità del cielo”.
Elisabetta Barbuto