Crotone,
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Crotone, dopo venti anni ritorna la vita sul campetto della cooperativa “La Unitaria”

Grazie alla volontà di Alessandro Riolo, si torna a giocare a pallone dove cominciarono Modesto, Maietta e tanti altri calciatori

Ci sono storie che sembrano uscite da un romanzo, storie di calcio, polvere, periferia, amicizia, volontà e voglia di sorprendere e sorprendersi ancora bambini a rincorrere un pallone. Sono quelle storie che quando le incroci non puoi fare a meno di raccontarle e di farle conoscere. Questa è la storia di un campetto di calcio polveroso d’estate e pieno di fango d’inverno. Un campetto di calcio costruito a ridosso dei quartieri degli operai delle fabbriche di Crotone, una sorta di cerniera tra i palazzi abitati dagli operai della Montedison e quelli abitati dagli operai della Pertusola: la cooperativa “La Unitaria”. Quel campetto dove hanno cominciato a tirare i primi calci Mimmo Maietta, Ciccio Modesto, Alessandro Riolo e tanti altri che poi hanno avuto la possibilità di giocare altrova e in ben altre categorie. Due porte in ferro, un piccolo container a fare da spogliatoio, una rete di recinzione e un pallone da inseguire. Che piovesse, grandinasse oppure ci fossero 45 gradi quel campetto era sempre pieno di allegria e di ragazzi che sognavano di diventare uomini e calciatori. Poi, per oltre un ventennio, quella struttura è diventata il fantasma di se stessa. Abbandonata, erbacce alte, spogliatoi ridotti ad una pattumiera e nessun vociare di bambini, nessun rumore di pallone o urla di gioia: gooooool!

Ora uno di quei ragazzini, dopo aver girato per centinaia di campi di calcio e aver fatto la fortuna delle squadre che lo hanno ingaggiato, è diventato uomo. Un uomo che vuole continuare a correre dietro ad un pallone insieme ai bambini e ai ragazzini. Alessandro Riolo ha cominciato a tirare calci ad un pallone su quel campetto impolverato de’ La Unitaria, poi lo ha visto chiuso, triste e abbandonato per anni. “Ci passavo ogni giorno davanti e mi piangeva il cuore a vederlo in quel modo. Il mio sguardo era fisso su quel campo e la mia mente volava ai giorni in cui le urla di gioia si sentivano fino ai palazzi intorno. Avevo un solo pensiero in testa: riportare vita in questo campetto”. Ecco Alessandro Riolo ha vinto la sua battaglia e domani sera riporterà vita su quel campo di calcio. L’inaugurazione della nuova struttura è fissata per le 19:30 di lunedì 11 settembre. Ora non è più un campetto impolverato, ma un terreno di gioco con erba sintetica di ultima generazione con spogliatoi completamente messi a nuovo; un piccolo gioiellino sul quale correranno e tireranno calci ad un pallone i ragazzini della Associazione sportiva dilettantistica “Lion king”, il Re Leone ovvero Alessandro Riolo. Lui ha voluto fortemente rimettere in piedi quel luogo di vita, di gioia, di voglia di crescere con sani valori, stando insieme agli altri. Via dei Iapigi e i palazzi intorno, quelli in cui ancora vivono le famiglie degli operai di Pertusola e Montedison, torneranno a sentire il vociare dei ragazzini e il fischietto di Alessandro Riolo che guiderà i suoi piccoli calciatori e tornerà a rimbombare ancora l’urlo: gooooool!