Crotone,
Tempo di lettura: 2m 24s

Crotone, don Pasquale Aceto scrive ai politici: “Celebrerò un altro funerale per tumore, ma voi renderete conto a Dio”

Don Pasquale Aceto con Papa Francesco

Lettera pubblicata sul suo profilo Facebook dal parroco di Papanice, don Pasquale Aceto.

“Caro governatore Oliverio, cara assessore Rizzo, carissimo sindaco Pugliese, oggi alle 16.00 nella chiesa parrocchiale di Papanice celebrerò l’ennesimo funerale.
La signora Maria Carvelli, per tutti zia Maria, è stata una donna di fede.
Partecipava tutti i giorni alla Santa Massa. Anzi, se poteva, non perdeva nessun appuntamento di preghiera.
È morta anche lei di tumore, in modo piuttosto celere.

È ritornata alla casa del Padre proprio ieri, 7 settembre, mentre voi vi accingevate a firmare e ad autorizzare, per “tutelare la salute pubblica”, l’ennesima ingiusta ordinanza di ampliamento della discarica che dista meno di 1.5 km da casa sua.
Sono sicuro che zia Maria nonostante la sua età non voleva morire. Anzi, vi confesso, che una delle sue preoccupazioni, che hanno reso più duri questi lunghi mesi di malattia, è stata il fatto di non potersi prendere cura delle fioriere di piazza Padre Pio, la sua grande passione, che viveva come una personale e particolare missione. Si! Perché zia Maria, come molti qui a Papanice, pregava e si impegnava a tenere bello il suo quartiere. Non ci ha rinunciato neanche dopo che è rimasta vedova! C’è l’ha costretta, invece, il tumore che l’ha colta all’improvviso nel mese di Dicembre dello scorso anno, costringendola ad una lunga degenza in ospedale prima, e ad un lungo periodo di allettamento a casa, poi.

Io nel raccogliere il suo sfogo non sono riuscito a consolarla… diciamo che non me la sono sentita… per rispetto a Dio, alla mia coscienza e alla sua grande fede tradotta così profondamente in passione civile!

Ora toccherà a noi continuare a prenderci cura delle fioriere di piazza padre Pio! E nelle fioriere di zia Maria c’è il riflesso del nostro paese tutto intero! Perché come zia Maria ci ha insegnato, la fede vera chiama all’impegnano civile!

Ecco perché, cari amministratori, non posso accettare il vostro modo di gestire la questione dei rifiuti.

Papanice piange i suoi morti e non può rassegnarsi a questa ingiusta ordinanza che proroga fino al 2020 l’attività di una discarica che avrebbe dovuto chiudere già qualche anno fa.

Stiamo pagando un prezzo troppo grande alla cattiva gestione del territorio!

Mi rammarica il fatto che state continuando a ignorare il grido di protesta dei cittadini, un grido di protesta che è un invito alla ragionevolezza!

Sappiate, però, che arriverà il giorno in cui dovrete rendere conto a Dio di tutto questo male che non siete riusciti ad arginare, sebbene ne avevate tutti i mezzi per farlo!”