“La società Abramo Customer Care si trova suo malgrado costretta a dar corso alla procedura di licenziamento collettivo del personale nei confronti di 107 lavoratori, tutti impiegati all’interno del sito industriale di Crotone, alla luce della cessazione dell’attività sulla commessa Roma Capitale. La predetta attività, con decorrenza dal 1 ottobre 2020 sarà gestita dal nuovo appaltatore Consorzio Leonardo il quale, con comunicazione del 29.7.2020 ha espressamente dichiarato di voler applicare le clausole sociali di cui al Contratto collettivo nazionale, con ciò evidentemente rappresentando la volontà di riassumere, all’atto del suo subentro nell’appalto, tutti gli addetti alla commessa in parola”.
Questa è la comunicazione che la Abramo Customer Care ha inviato nella giornata di oggi al Ministero del Lavoro al Ministero dello Sviluppo Economico, alla Regione Calabria, a tutte le sigle sindacali, al Comune di Roma e alle associazioni di categoria.
Stando a quanto scritto dalla Abramo, dunque, i 107 lavoratori di “Roma Capitale”, in tutto 107, dopo il licenziamento della ditta catanzarese dovrebbero essere assorbiti dal Consorzio Leonardo che subentra nella commessa. Il problema ora per i 107 lavoratori è capire come e a che condizioni la nuova azienda intenderà assorbirli, ma soprattutto la sede e le condizioni di lavoro. Tutte incognite che non lasciano per niente tranquilli i 107 lavoratori che potrebbero addirittura essere costretti a rifiutare l’assunzione. Un esempio su tutti: con il contratto collettivo in atto se la sede di lavoro dovesse essere Roma il lavoro per i 107 sarebbe economicamente svantaggioso.
E a questo proposito sono intervenute le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil: «L’attenzione – dicono dalle segreterie – è sempre stata altissima su questo appalto e lo dimostrano le numerose richieste di incontro effettuate con i committenti, con i subentranti e in ultimo anche con la stessa azienda. Consorzio Leonardo si è aggiudicato il bando di gara per gestire la commessa Roma Capitale (e non solo) che impatta 107 lavoratori sul territorio di Crotone, ed è stato proposto nel frattempo anche un ricorso avverso l’aggiudicazione che è stato vinto dal Consorzio, pertanto è stata confermata l’aggiudicazione. Ma non sono intenzionati ad applicare la clausola sociale, ma a offrire il mantenimento su Roma. I lavoratori del sito di Crotone con contratti per lo più di 20 ore settimanali si troverebbero davanti a un trasferimento a più di 600 km che li farebbe di certo rinunciare al posto di lavoro».